Rimini, sul “Caso Pierina” chiuse le indagini su Valeria Bartolucci: accuse di diffamazione e aggressione

La Procura della Repubblica di Rimini ha chiuso le indagini a carico di Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, l’uomo detenuto dal 16 luglio con l’accusa di aver ucciso Pierina Paganelli con 29 coltellate nel garage condominiale di via del Ciclamino. Per Bartolucci, il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha disposto la citazione diretta a giudizio, con un’udienza pre-dibattimentale che stabilirà se il caso arriverà in aula.

Le accuse contestate comprendono diffamazione, minacce e percosse ai danni di Manuela Bianchi, nuora della vittima e sua ex amica. Secondo l’inchiesta, la tensione tra le due sarebbe esplosa quando Bartolucci scoprì che suo marito Louis Dassilva aveva avuto – e forse ancora intratteneva – una relazione extraconiugale con la Bianchi. Da quel momento, la donna avrebbe iniziato a manifestare rabbia in modo sempre più evidente: post denigratori sui social, scritte ingiuriose sui muri del garage condominiale e persino brani come “Bella Stronza” di Marco Masini diffusi a volume altissimo dalle finestre di casa.

L’episodio più grave si sarebbe verificato il 2 luglio 2024, pochi giorni prima dell’arresto di Dassilva. In quella data, Bartolucci avrebbe aggredito fisicamente la Bianchi in diretta televisiva durante una registrazione della trasmissione “Estate in Diretta”, pronunciando minacce come: “Ti ammazzo, ti levo la luce dagli occhi” e “Ti strappo tutti i capelli”.

L’indagine, avviata a seguito della denuncia presentata da Bianchi tramite lo studio legale Barzan, porterà ora il giudice a decidere se rinviare Bartolucci a processo per i reati contestati.