Rimini. I tassisti: “Vandalismi a Corbucci, allusioni vergognose”

«Allusioni vergognose quelle che i vertici di Airiminum hanno fatto sulla ruota incatenata della macchina dell’amministratore delegato Corbucci. Noi tassisti siamo padri di famiglia e persone perbene. E comunque quel signore di ‘simpatie’ sul territorio ne ha suscitate tante, si guardino in giro». Al curaro la replica di Stefano Pulazza, presidente di Cotari, cooperativa taxi Rimini, tirato in ballo sull’indimidazione al manager. Con il collega riccione Michele Annibali, Pulazza rimanda al mittende le ‘allusioni’ venute dalla società di gestione: «Ci troviamo ad operare in un contesto piuttosto difficile, essendo noi destinatari di provocazioni alle quali non cederemo, come quella di accostare volutamente gli atti vandalici ai danni dell’auto del dottor Corbucci: tutto ciò è fuori luogo e di cattivo gusto». I tassisti replicano punto per punto alle accuse ‘economiche’ della società di gestione: «Non è vero che le nostre tariffe sono le più care d’Italia, hanno tetti massimi oltre i quali non è concesso andare, in linea con tutte quelle degli altri operatori del settore in Riviera». Posizione condivisa «in pieno» dal presidente della cooperativa tassisti di Riccione, Michele Annibali. Sono 71 i taxi a Rimini, 30 a Riccione.

La polemica nasce dalla richiesta di portare da 2 a 5 euro il ‘pedaggio’ per ogni ingresso e uscita (con cliente) dall’area dello scalo. «Nell’incontro svolto con Airiminum in sede di trattativa abbiamo noi proposto di rendere proporzionale questa sorta di pedaggio, senza trovare riscontro – prosegue Pulazza –. Infatti non tutte le corse sono da 20 euro, ce ne sono anche tante da 12, 13 o 15 euro». In verità ieri la presidente Fincato ha parlato di «commissione del 20%», non di balzello ‘fisso’. «In nessun aeroporto si versa un pedaggio allo scarico – rincarano Pulazza e Annibali –. Negli altri scali ci sono 10 minuti di sosta gratuita per lo scarico, qui no». Annibali minaccia di «segnalare il caso all’Enac» qualora Airiminum insista sui 5 euro di pedaggio. I tassisti contestano anche «i dati in percentuale prodotti dall’avvocato Marco Lombardi (responsabile relazioni col territorio di Airiminum, ndr) sulla differenza rispetto alle tariffe di altre città sono a dir poco inesatti: si parla di rincari del 183% e del 244%! Ci chiediamo come abbia fatto questi calcoli». Basta? No: «E’ pretestuoso e strumentale equiparare gli 8.545 pedaggi pagati nel 2016 con i 236.897 passeggeri i quali, come ben si sa, utilizzano anche altri mezzi come bus, tram transfert e auto private».

«Negli scali italiani dove i taxi pagano pedaggi, queste cifre sono di gran lunga inferiori sia ai 2 euro attuali che ai 5 euro richiesti a Airiminum, e comunque solo in fase di partenza col cliente a bordo», affermano Ermanno Simiani e Saverio Magurno, presidenti regionali e provinciali di Uri Taxi. Che parlano di «mero pedaggio» richiesto agli operatori. Quanto ai fatti denunciati dall’amministratore delegato Corbucci, il sindacato Uri Taxi «prende le distanze e condanna gli autori di questo spregevole gesto, chiunque essi siano». «Massima solidarietà» a Corbucci per «l’atto intimidatorio subìto» anche dal Comune. L’assessore Jamil Sadegholvaad auspica, sulla ‘contesa per la commissione’, che si arrivi a un «accordo equo per le rispettive parti ed equo per il territorio. Perché proprio il territorio riminese e i suoi ospiti non possono né devono essere danneggiati da questo genere di situazioni». Il Resto del Carlino