Un riminese è stato al centro di un’indagine della Polizia di Stato per aver scattato e condiviso un selfie inquietante in un obitorio, che lo ritraeva accanto al cadavere di un bambino. Questo gesto raccapricciante è emerso dopo che una giovane donna di Ferrara, frequentatrice di una chat di feticisti, ha ricevuto lo scatto da parte dell’uomo e ha immediatamente denunciato l’accaduto alla Polizia.
Le indagini, partite dal tracciamento degli indirizzi IP, hanno portato gli investigatori direttamente all’autore dello scatto, grazie alla perquisizione del suo computer. Questa azione ha portato alla luce la gravità del gesto dell’uomo, che ha patteggiato l’accusa di vilipendio di cadavere. La foto, considerata un vilipendio nei confronti di una vita giovanile prematuramente spezzata, ha causato sgomento e indignazione tra i romagnoli, enfatizzando la gravità di tale atto irrispettoso e macabro.
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