Ecco cosa scrivono nella sentenza n.8 del 31 maggio 2011 i Garanti: “In definitiva emerge che la responsabilità istituzionale degli ex Capitani Reggenti riguarda, nel caso di specie, la non assoluta correttezza dell’interpretazione ed applicazione di alcune disposizioni regolamentari e, in particolare, la decisione di adottare un provvedimento (la sottoposizione immediata a nuovo voto) che, oltre ad apparire giuridicamente non corretta, si appalesa altresì assunta in non pieno equilibrio tra le diverse ragioni espresse in Consiglio. Al riguardo, anche ove si volesse prescindere dalla valutazione specifica circa la sussistenza o meno di una formale proposta oggetto di votazione, comunque la particolare situazione venutasi a determinare avrebbe potuto indurre gli ex Capitani Reggenti ad adottare una decisione maggiormente cauta e prudente. Ed invero su una questione così delicata e sentita, quale la nomina del Presidente della Banca Centrale, soprattutto in considerazione del particolare momento storico che vive la Repubblica di san Marino, nonché a fronte delle animate contestazioni espresse da molti consiglieri, i Capitani Reggenti avrebbero potuto ricercare una soluzione maggiormente unitaria e condivisa, tale da non consentire l’insorgenza di dubbi di non piena terzietà”.