La Direzione del Partito Socialista Riformista Sammarinese, riunitasi martedì 29 giugno presso la Sala “Joe Cassar” (Ex International) di Borgo Maggiore, ha effettuato un’ampia analisi della situazione del Paese e del momento politico.
San Marino sta attraversando una delle fasi più delicate della sua storia, in quanto le enormi difficoltà del sistema imprenditoriale, della finanza pubblica e del settore bancario rischiano di condurre il Paese ad una crisi di sistema senza precedenti con effetti molto pesanti sul tenore di vita dei nostri concittadini. L’ormai certa presenza nella black-list del decreto incentivi ed il presumibile inserimento nella super black-list porteranno ad un ulteriore aggravamento dello stato di salute del nostro Paese. Purtroppo, il governo del Patto si è rivelato completamente incapace ed inadeguato ad affrontare i problemi che affliggono San Marino e dopo quasi 20 mesi di legislatura la gran parte degli elementi di criticità ereditata dai precedenti esecutivi è ancora presente sul tavolo. La promessa della normalizzazione immediata dei rapporti con la Repubblica Italiana non è stata mantenuta ed oggi è del tutto assente una qualsivoglia forma di canale politico-istituzionale di dialogo tra i governi dei due Stati. Dopo il penoso appiattimento sulle richieste italiane, il governo, nelle ultime settimane, ha innalzato in maniera intempestiva, inopportuna e propagandistica il livello della conflittualità, preannunciando l’apertura di un contenzioso internazionale ed organizzando una conferenza stampa a Roma. Tali iniziative, oltre a vanificare l’ordine del giorno votato all’unanimità nella sessione consiliare di metà giugno, hanno avuto l’effetto di peggiorare le già compromesse relazioni. A questo proposito, la Direzione ribadisce la validità della scelta politica negoziale nei rapporti con l’Italia, perché soltanto mediante l’impostazione di una seria trattativa si potranno individuare le potenziali forme di collaborazione nell’interesse di entrambi i Paesi. La Direzione ha, inoltre, sottolineato l’urgenza di procedere alla nomina del nuovo Presidente di Banca Centrale, soprattutto in considerazione del delicato momento che sta affrontando il sistema bancario e finanziario. E’ indispensabile la presenza di una Banca Centrale forte, credibile ed autorevole per garantire la solidità del settore creditizio e per ripristinare velocemente il dialogo con Banca d’Italia, interrottosi dopo la clamorosa defenestrazione dei vertici di Bcsm nell’inverno scorso con un atto imprudente ed irresponsabile da parte del governo. E’ arrivato il momento di colmare il vuoto istituzionale determinato dalle stranissime dimissioni del dr. Reggia (incarico durata appena 40 giorni…), individuando una candidatura di prestigio e di riconosciuta competenza, dopo un serio dibattito consiliare che metta da parte l’autoreferenzialità governativa e che favorisca il raggiungimento di un’ampia condivisione tra le forze politiche di entrambi gli schieramenti. La Direzione, infine, ha evidenziato la necessità di un deciso cambio di passo della politica, perché andando avanti in questo modo si rischia di portare il Paese in una situazione irrecuperabile. E’ necessario parlare chiaro e dire le cose come stanno realmente, in quanto solamente in questo modo potrà maturare in tutta la cittadinanza la consapevolezza delle difficoltà e dei sacrifici che dovranno essere affrontati nei prossimi mesi. E’ una fase di emergenza e la politica deve affrontarla come tale. Serviranno coraggio e senso dello Stato per adottare misure, finalizzate al salvataggio del nostro Paese. Per queste ragioni, la Direzione ha dato ampio mandato alla Segreteria di mettere in campo tutte le iniziative politiche e programmatiche utili per un confronto serio con le forze del centro democratico, liberale e moderato, impostato sul rinnovamento generale della politica, sul cambiamento dei metodi di gestione della cosa pubblica e sulla realizzazione di una nuova San Marino in grado di rapportarsi autorevolmente con la Repubblica Italiana e con la Comunità Internazionale.