RN: Ass.Giovanni XXIII, appello a Napolitano contro DDL

Cyborg move “Siamo dinanzi a un governo che, in nome di una falsa sicurezza per i cittadini, sta creando una cultura sempre più razzista e intransigente anche grazie a una opposizione debole e all’inconsistenza delle altre istituzioni, anche umanitarie, che non hanno saputo difendere i diritti dei più oppressi”. Questo l’affondo del responsabile dell’associazione Papa Giovanni XXIII, Giovanni Paolo Ramonda contro il ddl sicurezza. Con un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché “l’iter di questa nuova normativa possa in qualche modo essere interrotto”. In una nota l’associazione ha chiarito di condannare “fermamente lo sciagurato ddl sicurezza” e di sollevare “eccezione sia sulla costituzionalità del provvedimento che sull’efficacia reale dello stesso, il quale procurerà grandi sofferenze, non ignorabili da una società civile, e nuove forme di persecuzioni”. Secondo Ramonda “il nostro Paese perde il senso della democrazia e della solidarietà diventando forte con i deboli e privando i disperati di assistenza e soccorso”, mentre i Cie (Centri di identificazione ed espulsione) “diventano ancor più dei ‘lager’ dove si concentreranno coloro che hanno la colpa di essere fuggiti dai propri Paesi nella speranza di trovare dignità e pace per poi finire in pseudo carceri”.

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