L’agricoltura riminese paga un prezzo altissimo dopo la nuova ondata di maltempo che ha colpito la costa e il primo entroterra nella notte tra sabato 23 e domenica 24 agosto. Piogge torrenziali, grandinate e raffiche di vento hanno ulteriormente compromesso frutteti, vigneti e orticole già duramente provati dalle perturbazioni precedenti.
Secondo Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, i venti violenti hanno spezzato rami carichi di frutta e danneggiato grappoli prossimi alla raccolta, mentre alcune aziende hanno subito danni anche alle strutture agricole, con teli, impianti e recinzioni divelti. I tecnici dell’associazione continuano a raccogliere le segnalazioni delle aziende associate e a fornire supporto tecnico per la gestione dei danni.
Il presidente di Confagricoltura, Daniele Montemaggi, definisce agosto “da dimenticare” per gli agricoltori riminese, sottolineando che i raccolti sfumati e i margini già risicati aggravano ulteriormente la situazione economica delle aziende. Montemaggi evidenzia anche l’impatto psicologico sulle imprese agricole, sottolineando come ogni nuova perturbazione rappresenti un peso aggiuntivo in termini di gestione e resilienza.
Il direttore Luca Gasparini ha aggiunto che il territorio sta pagando le conseguenze del cambiamento climatico, evidenziando l’urgenza di una risposta politica strutturata e più incisiva. Senza strumenti adeguati, le aziende agricole non sono in grado di far fronte da sole agli effetti di eventi estremi così ravvicinati e distruttivi. La gestione del rischio, conclude Gasparini, deve diventare centrale per tutelare la sostenibilità economica e sociale del settore.