Dopo una notte di vento oltre i 100 km orari, piogge torrenziali e grandinate, la costa romagnola e il suo entroterra contano i danni, ma iniziano a rialzarsi. L’emergenza scattata tra sabato e domenica si sta gradualmente attenuando: le strade principali sono quasi del tutto libere e si lavora senza sosta per riportare i servizi essenziali alla normalità.
Cervia: 265 alberi caduti, pinete chiuse e lavori senza sosta
Il bilancio più pesante arriva da Cervia. Le prime ricognizioni della Protezione Civile parlano di 265 alberi abbattuti nelle aree pubbliche, con le zone più colpite tra la I e la XIV traversa, Viale 2 Giugno, Viale Matteotti, Viale Romagna e via Jelenia Gora. Alcuni quartieri sono rimasti senza acqua potabile: Hera ha predisposto autobotti a Milano Marittima e allo stadio dei Pini per rifornimenti urgenti.
Il sindaco Mattia Missiroli ha confermato che non ci sono stati feriti e che le principali vie di comunicazione sono state ripristinate, mentre le strade secondarie saranno sgomberate anche durante la notte. Rimane in vigore il divieto di accesso a pinete e parchi, misura necessaria a fronte dei danni ingenti subiti dalla fascia verde di Milano Marittima.
Sul campo sono impegnate decine di squadre: dai Vigili del Fuoco, con 50 operatori e mezzi speciali, alla Protezione Civile con 9 squadre e il coordinamento regionale. Al lavoro anche Hera, Deltambiente e le forze dell’ordine, supportate dalla polizia locale e provinciale.
Vento e grandine devastano l’agricoltura
Non solo le città: il maltempo ha colpito duramente le campagne romagnole. Confagricoltura segnala danni pesantissimi a vigneti, frutteti e colture orticole. Raffiche di vento hanno spezzato rami carichi di frutta, compromettendo raccolti ormai imminenti. Sono stati danneggiati anche impianti e strutture agricole, con teli e recinzioni divelti.
Secondo i rappresentanti dell’associazione, l’agosto 2025 sarà ricordato come un mese drammatico per il settore agricolo, già provato da altre perturbazioni. Le aziende vedono sfumare produzioni e redditi, mentre cresce la richiesta di misure strutturali per affrontare gli effetti sempre più frequenti degli eventi estremi.
74 millimetri di pioggia in un’ora: l’analisi degli esperti
Il nubifragio che ha colpito Rimini è stato definito dagli esperti “di assoluto rilievo”: in città sono caduti 74,4 millimetri di pioggia in appena un’ora, un dato che supera di gran lunga la media mensile di agosto. Raffiche superiori ai 100 km/h hanno causato danni materiali e caduta di alberi, mentre il sistema temporalesco è stato descritto dai meteorologi come “molto intenso”, favorito dalle elevate temperature marine e da condizioni atmosferiche favorevoli allo sviluppo di fenomeni violenti.
I lidi tra sicurezza e polemiche
Mentre a Cervia si contano i danni, a pochi chilometri di distanza, a Lido di Savio, i pini che il Comune intende abbattere per fare spazio al Parco Marittimo sono rimasti tutti in piedi. Il gruppo “Salviamo i pini” ha evidenziato la contraddizione tra le prove di stabilità contestate nei mesi scorsi e la resistenza dimostrata durante il fortunale. Gli ambientalisti temono che eventi di questo tipo vengano usati come pretesto per tagli indiscriminati, invece di puntare su una gestione più accurata e preventiva delle alberature.
Il nido di tartaruga marina resiste alla tempesta
Nonostante le condizioni proibitive, i volontari della Fondazione Cetacea hanno presidiato il nido di tartaruga marina a Riccione, tra i bagni 132 e 134, salvaguardandolo dall’allagamento causato dalle acque di risalita. Dopo una notte sotto il nubifragio, il controllo all’alba ha confermato che la schiusa potrebbe ancora andare a buon fine.
Spettacoli sospesi e locali chiusi
Tra le conseguenze del maltempo anche lo stop agli eventi: il Beky Bay di Igea Marina ha annunciato la chiusura temporanea fino al ripristino delle condizioni di sicurezza, garantendo che i lavori sono già in corso per riaprire al più presto.
Emergenza in calo, ma allerta alta
Oggi, 25 agosto, la Romagna cerca di tornare alla normalità. Viabilità in gran parte ripristinata, servizi in via di riattivazione e squadre ancora al lavoro per sgomberare le ultime strade e mettere in sicurezza le aree verdi. La tempesta di ieri resta però un campanello d’allarme: eventi così violenti, sempre più frequenti, impongono strategie di prevenzione più solide, sia per la tutela del territorio sia per la salvaguardia di chi lo vive.