San Marinio. Consiglio Grande e Generale, martedì 10 giugno, pomeriggio. Il report degli interventi by Askanews

Nel pomeriggio di martedi? 10 giugno, i lavori del Consiglio Grande e Generale di San Marino si sono soffermati sulla ratifica dei Decreti-Delegati, in particolare sul Decreto Delegato 9/05/2025 n.72 “Obiettivi e responsabilita? dei membri del Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS) e modifiche all’atto organizzativo e al fabbisogno dell’ISS”.

“Io – ha detto Nicola Renzi (RF) – sono sempre rimasto colpito e contrariato dall’atteggiamento per cui, nell’ISS, il settore che piu? frequentemente ha subito rimpasti e? stato proprio quello della direzione generale. Sembra quasi che ci sia una rincorsa sistematica a cacciare il Direttore Generale in carica. E? il modello a non funzionare. Bisogna cambiare l’impostazione generale e, con essa, il modello di governance”. “Sembra – ha aggiunto – che tutto questo Consiglio si riunisca da un anno solo per approvare norme che sistemino qualcuno da qualche parte. Ognuno cerca di mettere il proprio nome, il proprio riferimento. E intanto, la nostra sanita? continua a navigare senza un’idea, senza un progetto, solo con lo schema della spartizione”. Secondo Iro Belluzzi (Libera) “oggi inizia un percorso differente. Parte un nuovo comitato, con professionisti completamente diversi rispetto al passato. Comprensibilmente, si e? cercato di selezionare le persone piu? capaci – e non sulla base del manuale Cencelli – per dare risposte rapide ai tanti problemi che si erano incancreniti all’interno dell’ISS”.

“L’indirizzo e la volonta? di questo decreto sono chiari: rendere piu? responsabile la struttura esecutiva del comitato esecutivo e assegnare obiettivi individuali e misurabili – ha detto Massimo Andrea Ugolini (PDCS) -. Il comitato, a sua volta, dovra? impegnarsi per far si? che tutta la struttura sottostante segua la stessa direzione”. Gaetano Troina (D-ML) ha puntato il dito sulla “eccessiva presenza e interferenza della politica nella sanita?, che nella nostra realta? e? particolarmente esplicita, e continua a creare problemi e disagi per i cittadini, che sono poi coloro che ne pagano il prezzo”. Giuseppe Maria Morganti (Libera) ha parlato della valenza di una “medicina di base e di prevenzione, molto ben strutturata, presente, vicina alla vita delle famiglie e delle persone. Questa dimensione, nel tempo, e? andata scomparendo. Ora si cerca di recuperare, di rimettere al centro questo tipo di approccio. E per farlo era evidente che fosse necessario un nuovo Comitato Esecutivo”. “Ritengo – ha evidenziato Francesco Mussoni (PDCS) – che questo sia un provvedimento positivo, che va nella giusta direzione. Riconosco che la componente politica ha avuto il suo peso nel processo, ma sono convinto che le condizioni per intervenire in maniera seria ed efficace ora ci siano”. Critiche al metodo sono arrivate da Matteo Casali (RF) che ha parlato di una “operazione di maquillage”: “Continuiamo ad agire con una logica che prevede di modificare le norme per cucirle addosso a dirigenti gia? in carica. Appena si prova a far notare queste dinamiche, parte il solito refrain dell’attacco personale”.

Per Matteo Zeppa (Rete) “ci troviamo davanti a provvedimenti, come questo decreto, che hanno un nome e un cognome. In certi ambiti, in particolare nella sanita?, e? evidente che persiste una logica spartitoria”. “Nei confronti del dottor Bevere – ha aggiunto Zeppa – e? stata condotta una campagna quasi di stalking. Un accanimento personale e politico che non ha mai portato dati concreti a sostegno delle accuse, ma si e? mosso piu? su un piano emotivo o addirittura familiare. Oggi ci si comporta come se tutti i problemi fossero spariti, come se l’ex segretario Ciavatta fosse stato la causa di ogni male e con la sua uscita tutto si sia risolto”. “Non abbiamo mai attaccato la persona di Bevere sul piano individuale o professionale – ha osservato Michele Muratori (Libera) -. Le nostre critiche erano rivolte alla sua visione della sanita?, che era diametralmente opposta alla nostra. Laddove si puntava su un modello fortemente ospedalizzato, noi proponevamo un approccio piu? centrato sulla medicina territoriale, domiciliare, sulla prevenzione. Una visione che, a nostro modo di vedere, era completamente assente”. Sulla questione Bevere, e? intervenuto anche Mirko Dolcini (D-ML): “Non mi sembra che Bevere abbia fatto un passo indietro. Mi sembra, invece, che abbia fatto un passo di lato – verso il centrodestra, verso la Democrazia Cristiana – per poi fare un altro passo in avanti, visto che e? stato nominato consulente dell’ISS. Quindi, non siamo noi ad avere le ombre. Siete voi, consiglieri di maggioranza, che navigate nella nebbia”. “Quando affermate che la visione del dottor Bevere era sbagliata, dimostrate di non aver nemmeno letto le sue relazioni – ha sottolineato Emanuele Santi (Rete) -. Li? ci sono i problemi reali della sanita? e ci sono anche le soluzioni proposte – soluzioni che avevano come obiettivo quello di mantenere una sanita? pubblica, non di trasformarla in qualcosa di privatizzato. Ma queste soluzioni hanno trovato ostacoli. Perche? nella catena di comando c’era chi remava contro”. Il Segretario di Stato Matteo Ciacci ha illustrato quelli che saranno gli obiettivi del Comitato esecutivo. “Primo: il rafforzamento della medicina territoriale. Questo significa piu? personale medico, valorizzazione della figura dell’infermiere – in particolare dell’infermiere di famiglia – e un impegno costante sul territorio. Secondo: il ripensamento dell’organizzazione interna, con una maggiore sinergia tra reparti e servizi, per migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario pubblico. Terzo: la definizione di cio? che l’ISS puo? realisticamente garantire all’interno, e cio? che – in modo trasparente e universalistico – deve essere erogato esternamente”. In chiusura l’intervento del Segretario di Stato Stefano Canti che ha evidenziato “un dato significativo”, ovvero che “l’Italia fissa un tetto massimo di 2.000 euro pro capite per la spesa sanitaria pubblica, mentre a San Marino la spesa sanitaria ammonta a circa 3.000 euro pro capite. E? chiaro che esistano ancora delle criticita? e delle problematiche da affrontare, ma credo che la maggioranza e il nuovo comitato esecutivo siano pronti a lavorare proprio in questa direzione: migliorare i servizi, riducendo la spesa”.

Terminato il dibattito generale, si passa all’esame dell’articolato. Sono presenti emendamenti interamente soppressivi di tutti gli articoli che compongono il Decreto, sottoscritti da Rete, Repubblica Futura e D-ML.

Alle 20.00 i lavori vengono sospesi. Riprenderanno oggi alle 15.

Di seguito una sintesi dei lavori

20250610 – Consiglio Grande e Generale – Report martedi 10 giugno pomeriggio