San Marino. A proposito di opposizioni, “Mazzini” e pacchetto giustizia

Le polemiche di alcuni giornali e delle opposizioni sul cosiddetto “pacchetto giustizia” appaiono fuori luogo e assolutamente strumentali.

Innanzitutto le riforme del codice penale e delle procedure, sono richieste da anni ormai dagli addetti ai lavori, sempre promesse anche dallo scorso governo, ma mai attuate.

Oggi si grida allo scandalo perché finalmente questo governo ha deciso di mettere mano in un settore fondamentale per la democrazia.

Garante di tali riforme è il Dirigente Canzio. Magistrato di chiarissima fama e al di sopra di ogni sospetto.

Di intervenire ce lo chiede l’Europa. E lo chiede chi è stufo di vedere quello che accade(va) in Tribunale.

Lo chiede chi vuole giustizia e non giustizialismo.

A proposito di questo pare che le opposizioni abbiano già fatto il processo a quelli del “Mazzini”. Si dà per scontato che gli imputati vengano condannati e che dunque possano beneficiare di un eventuale terzo grado di giudizio che verrebbe garantito dalla nuova procedura.

E poco importa se tali misure andranno invece a favore di tantissimi sammarinesi che potranno così contare sulla certezza di un giudizio più giusto.

Secondo questo assunto dunque nulla si potrà fare in campo di giustizia, finché sarà in piedi il Mazzini.

Procedimento questo che, lo ricordiamo, ammesso e non concesso sia a rischio prescrizione, ha visto tempi lunghissimi per addivenire alla sentenza di primo grado.

Se la si vuole buttare in politica e in “caciara”, chi c’era al governo quando il “Mazzini” finiva impantanato? Ovviamente Adesso.sm!

Le bugie hanno le gambe corte, così come qualche personaggio vicino allo scorso governo.

E’ davvero stucchevole che per motivi politici, per colpire qualche partito, si utilizzino argomenti “alti” che dovrebbero al contrario unire: avere una giustizia che funziona crediamo rappresenti un vantaggio per tutti.

A meno che qualche signore dell’opposizione – lui sì! – non voglia ritornare al passato, quando in Tribunale accadeva un po’ di tutto, come ci ha raccontato troppo spesso la cronaca recente.

Si potrebbe evocare chi ha condotto – sempre per rimanere in tema di “Mazzini” – le indagini preliminari di tale processo. Ma crediamo che i giudici finalmente abbiano bisogno di tranquillità e serenità per svolgere la loro vitale funzione. E francamente sul punto è già stato detto molto. Anche se non tutto…

 

Un lettore