San Marino. ACCORDO ASSOCIAZIONE UE: il grande imbroglio della politica che vanta la legittimazione popolare … di Marco Severini

A San Marino la politica ci racconta la favola che l’accordo di associazione con l’Unione Europea abbia già la sua legittimazione popolare.

“Lo volevate voi,  dicono, ci avete votato alle ultime elezioni, e nei nostri programmi c’era scritto nero su bianco.”
Una scusa patetica, buona solo per nascondere la verità: i cittadini non si sono mai espressi su questo accordo, e oggi la stragrande maggioranza è contraria

Il tema principale delle elezioni era (ed è tuttora) impedire alla Cricca Confuorti-Guidi-Grandoni ecc.ecc. di riprendere il potere e rifare, con i loro alleati e complici politici, il disastro finanziario e istituzionale creato con Adesso.SM.

I sammarinesi hanno votato no alla Cricca, sì alla stabilità. Non certo si a Bruxelles.

Questa è la verità! L’unica.

Il Segretario agli Esteri Beccari e la Democrazia Cristiana, e gli alleati che chinano la testa per evitare di essere sbattuti fuori dal governo, provano a trasformare un voto politico, in un contesto completamente diverso da quello attuale, in una delega eterna e in bianco.

Ma il popolo non ha mai votato chiaramente su un sì o un no all’Europa: ha votato no alla Cricca!

Ha votato per un governo, per la stabilità, ed ha votato chi lo poteva garantire: anche se poi i fatti si stanno rivelando diversi dalle promesse elettorali.

Usare quelle schede come passepartout per consegnare sovranità a Bruxelles è un inganno bello e buono. E la storia lo testimonierà.

La verità è che l’Europa non può dirlo apertamente, ma lo pretende: un accordo di questo peso, che ridisegna le regole economiche, fiscali (perché alla fine ci sono anche queste come derivate) e giudiziarie del Paese, deve avere una legittimazione popolare chiara e forte. Senza, resta fragile come lo è.

E’ LA STESSA EUROPA A CHIEDERLO! Per poi non avere problemi successivamente.

Lo dimostrano i precedenti: l’Olanda con il referendum sull’Ucraina, la Francia e l’Irlanda che hanno l’obbligo costituzionale di passare dal popolo.

E noi? Noi restiamo prigionieri della retorica da oratorio Dc: “abbiamo vinto, quindi possiamo decidere noi”.

Ma se fosse davvero così, perché la Dc e i suoi alleati tremano alla sola parola “referendum”?

Perché sanno benissimo che i cittadini direbbero no, se messi davanti a una scelta secca e limpida.

Il grande imbroglio è tutto qui: un trattato storico, spacciato per inevitabile, che viene approvato nei palazzi e imposto a un popolo che non l’ha mai voluto.

Non c’è legittimazione popolare,

non c’è consenso democratico,

non c’è trasparenza. E  in EUROPA lo sanno!

C’è solo paura di ascoltare i sammarinesi.

E la paura, in politica, ha sempre un costo. Questo governo, Beccari e la Dc di Venturini saranno ricordati come i responsabili dello sfacelo.

La storia ed i sammarinesi, al pari del doge Manin per Venezia, vi riterranno gli unici colpevoli di aver distrutto la Repubblica di San Marino dopo secoli di gloriosa indipendenza.

L’Europa non fa sconti, lo abbiamo visto con l’Italia. La storia men che meno, quando sarete tacciati di ignominia.

Marco Severini – direttore GiornaleSM