Il cammino verso l’Accordo di Associazione tra San Marino, Andorra, Monaco e l’Unione Europea procede, ma si trova ora a dover affrontare nuove turbolenze. Negli ultimi giorni, la posizione della Francia, e in particolare del presidente Emmanuel Macron, ha sollevato interrogativi sull’iter di approvazione, generando reazioni ufficiali da Andorra e preoccupazioni tra le autorità europee.
Il presidente Macron avrebbe chiesto di qualificare l’Accordo come “misto”, imponendo così la necessità di una ratifica da parte di ciascuno dei 27 Stati membri dell’Unione. Una mossa che, pur senza bloccare formalmente il percorso, rischia di complicare sensibilmente e allungare i tempi di firma e ratifica, incidendo indirettamente anche sulle aspettative di San Marino.
La reazione di Andorra: fermezza e fiducia
Dal piccolo Stato pirenaico, il Capo di Governo Xavier Espot ha scelto di mantenere toni pacati, invitando a “de-drammatizzare” la questione e confermando la volontà di proseguire verso la firma. Espot ha precisato che la Francia, storicamente favorevole all’associazione, non avrebbe espresso un vero e proprio veto, ma semmai una preferenza tecnica, legata alla tradizionale posizione francese sugli accordi internazionali.
Dal punto di vista giuridico, ha chiarito il Governo di Andorra, anche se l’accordo dovesse essere considerato parzialmente misto, l’impatto sarebbe limitato a poche disposizioni e non comprometterebbe l’impianto generale del trattato.
Non sono mancate, tuttavia, le critiche politiche interne: il partito di opposizione Concòrdia ha chiesto la sospensione del processo negoziale, proponendo di rinegoziare un accordo più graduale, mentre Andorra Endavant ha definito la posizione francese un “epilogo prevedibile”, invocando la necessità di tutelare la sovranità andorrana, prendendo come esempio il caso di Monaco, che ha interrotto le trattative lo scorso anno.
Il ruolo dei media andorrani
I principali giornali andorrani, come Altaveu e El Periòdic, hanno interpretato il cambio di tono francese come una manovra legata anche a dinamiche interne europee, in particolare alla necessità per Macron di mantenere margini di azione su altri tavoli negoziali, come quello del trattato UE-Mercosur. La richiesta di un accordo misto con Andorra (e indirettamente anche con San Marino) consentirebbe a Parigi di esercitare un maggior controllo su specifiche clausole commerciali.
Tuttavia, l’analisi della stampa locale conferma che, pur tra le difficoltà, l’obiettivo politico di concludere l’Accordo di Associazione rimane saldo, sia per Andorra che per Bruxelles.
La posizione delle istituzioni europee
La Commissione Europea, attraverso l’Executive Vice Presidente Maroš Šef?ovi?, ha ribadito che il testo dell’Accordo è stato completato e che si è nella fase finale del processo. L’approvazione da parte del Consiglio UE è attesa a breve, seguita dal voto del Parlamento Europeo. Al momento, nessuno dei principali gruppi politici europei (PPE, S&D, Renew, Verdi, ECR) ha espresso opposizione formale all’Accordo.
Fonti europee citate dai media precisano inoltre che non vi è alcun blocco concreto in atto da parte della Francia o di altri Stati membri: l’intento condiviso resta quello di portare a compimento l’Accordo di Associazione, consolidando il legame tra San Marino, Andorra, Monaco e l’Unione Europea.
Il quadro per San Marino
Anche per San Marino, dunque, il percorso resta aperto, pur con la consapevolezza che eventuali modifiche nella natura giuridica dell’accordo potrebbero comportare un iter di ratifica più complesso e prolungato. Il rischio principale è quello di vedere il trattato sottoposto alle variabili politiche interne di ogni singolo Paese europeo, aumentando l’incertezza sui tempi.
In questo contesto, sarà fondamentale il lavoro diplomatico che la Repubblica saprà costruire nelle prossime settimane, sia per ribadire l’importanza di un’adesione piena e rapida, sia per consolidare il supporto già espresso dalle istituzioni comunitarie.
La prudenza mostrata da Andorra e il sostegno confermato da Bruxelles indicano che il traguardo è raggiungibile, ma servirà navigare con attenzione tra le correnti della politica europea.