San Marino al centro della frode fiscale: imprenditore di siciliano condannato, sequestrati beni per oltre 107mila euro

Un sistema di frode basato su forniture di alcolici provenienti dalla Repubblica di San Marino ha portato alla condanna definitiva di un imprenditore di Mussomeli. La Guardia di Finanza ha eseguito la confisca di disponibilità finanziarie, autoveicoli e beni immobili per un valore complessivo superiore a 107mila euro.

Immagine di archivio

La frode e il ruolo di San Marino

Le verifiche fiscali condotte dai militari della Tenenza di Mussomeli hanno rivelato un sistema organizzato di occultamento e distruzione di documenti contabili. L’azienda riceveva prodotti alcolici da San Marino, mai registrati al Fisco italiano. Le fatture erano distrutte o non contabilizzate, permettendo all’imprenditore un risparmio d’imposta significativo.

Procedimento giudiziario e provvedimenti

Dagli accertamenti è nato un procedimento penale, con la Procura della Repubblica di Caltanissetta che aveva disposto il sequestro preventivo dei beni della società e del titolare. Con la condanna definitiva, la confisca è divenuta irrevocabile, e i finanzieri hanno eseguito il provvedimento, recuperando beni finanziari e immobili legati al reato.

Controllo e prevenzione

L’operazione evidenzia come la provenienza di merci da San Marino, se non correttamente documentata, possa diventare un veicolo di evasione fiscale. Le Fiamme Gialle di Mussomeli ribadiscono l’impegno nel contrasto a frodi e pratiche commerciali irregolari, rafforzando i controlli su flussi internazionali di prodotti soggetti a imposte.