Abbiamo già dedicato diversi articoli alle “coincidenze”. Coincidenze che stanno assumendo un numero che l’intelligenza umana mal tollera. Ebbene, non potendo giustificare un esproprio di stato di una banca privata, in questi giorni se ne vedono di cotte e di crude… Ma dicevamo, le coincidenze. C’è quella delle voci pre elettorali: “Se vince Adesso.sm chiudono Asset”. Tutto bollato a suo tempo come leggenda metropolitana. “Stupidaggini, senza contare che ci lavora Palmieri”. Una garanzia. Arriviamo al dopo elezioni e alla nomina del nuovo presidente di Abs. Per qualcuno la scelta di Matteo Mularoni era di Ercolani. Fatto sta che Ercolani e Tabarrini vengono sollevati di imperio dalle rispettive cariche da Banca Centrale per una multa da 5 mila euro. Coincidenza certo. Infatti solo qualche mese dopo viene scelto per Cassa di Risparmio un tizio che può vantare ben altri problemi. E Cassa è pubblica e non privata. In barba ai vari codici di condotta e a Civico 10. Ma si sa, il pericolo n.1 di San Marino è Stefano Ercolani contro il quale ormai da anni viene condotta una campagna stampa interna denigratoria e che evidentemente è andata a tutto vantaggio dei competitor commerciali di Asset. Ma la cosa più subdola naturalmente sono coloro che attaccano Ercolani coprendosi col basso paravento della legalità e della moralità. Ma continuiamo con le coincidenze. Asset banca viene messa in amministrazione straordinaria prima di tutte le altre banche. Prima dell’Asset Quality Review. Un trattamento di favore, si fa per dire naturalmente, che crea una emorragia di capitali che dovrebbe immediatamente portare a chiedere il blocco dei pagamenti per tutelare correntisti e la stessa banca. Il blocco dei pagamenti arriverà solo tempo dopo quando saranno usciti 60 milioni e quale mazzata finale per giustificare la liquidazione coatta amministrativa. Il giudice dirà che il comportamento di Banca Centrale ha creato problemi non solo ad Asset, ma all’intero sistema. Altra coincidenza: i primi due commissari del post Sommella se ne vanno, si dimettono dopo aver incassato un bel po’ di soldini. Si comprende che le motivazioni del commissariamento di Asset non ci sono. Altra coincidenza. Nonostante il danno dei 60 milioni di cui sopra, i soci sono pronti a metterci i loro soldi per salvare la banca: non li fanno neppure sedere al tavolo e la risposta è tirare dritto col commissariamento. Ci sono poi le coincidenze lussemburghesi di Grais, il corposo dossier tirato fuori dall’opposizione dove emergono chiari collegamenti con personaggi italiani che San Marino se la vogliono solo “mangiare”. Ma ovviamente sono tutte coincidenze, come la foto pubblicata da giornalesm.com che documenta una cena sulla quale, almeno in Italia, i legali di Asset andranno a fondo. Proseguiamo la carrellata di coincidenze con la denuncia datata 5 giugno del Segretario Celli contro Stefano Ercolani per presunte minacce. La perquisizione domiciliare del gruppo interforze composta pare da 5 persone che hanno portato via pc e telefonini – sempre per il possibile reato di minacce – avviene nella giornata di ieri in pieno dibattito sulle banche. Di più non possiamo dire perché c’è il segreto istruttorio. Tuttavia, a quanto letto stamane, a parte le motivazioni del commissariamento di Asset, le notizie coperte da segreto di solito a San Marino escono… Lo ribadiamo per la trentesima volta: i sammarinesi non sono coglioni e hanno capito bene che cosa sta succedendo. L’ultima foto pubblicata da giornalesm è la prova definitiva che dovrebbe portare le opposizioni a iniziative ancora più forti.