Sono stati numerosi e reiterati, negli ultimi anni, i tentativi dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per “mettere le mani” sulla legittima sovranità dei singoli Paesi aderenti. Ma dopo il rigetto del suo nuovo Piano pandemico, l’OMS ha riprovato a farli rientrare dalla finestra con gli Emendamenti ai regolamenti internazionali approvati per consenso il 1° giugno 2024, ultimo giorno utile della 77° Assemblea Mondiale OMS.
I Paesi aderenti avrebbero poi avuto tempo fino al 19 luglio u.s. per rigettare questi emendamenti e continuare a rispettare i vecchi regolamenti del 2005.
L’Italia lo ha fatto, insieme ad altri Paesi. San Marino invece NO.
Il risultato è che così, ora, un Paese libero e sovrano come il nostro, si trova “obbligato” a rispettare regolamenti imposti che minano gravemente la sovranità dei singoli Stati, obbedendo ai diktat e ai poteri illimitati dal Segretario generale di un’organizzazione privata – finanziata da privati portatori di loro esclusivi interessi economici e di potere – che però nessuno ha eletto in democratiche e libere votazioni.
I nuovi Regolamenti sanitari ai quali gli Stati devono obbligatoriamente attenersi prevedono:
o Ambiguità nell’attivazione degli stessi regolamenti;
o Trasferimento della propria sovranità e potere nelle mani del Segretario generale dell’Oms; o Utilizzo di prodotti Generici approvati in tempi rapidi e Rischi globali per la sicurezza sanitaria dei loro cittadini;
o Accordi sanitari Secretati tra gli Stati;
o Obiezione sulla Chiarezza dell’impegno finanziario richiesto agli Stati;
o Opinioni divergenti a rischio censura.
Venerdì 19 settembre è quindi una data importante per San Marino e per tutti i sammarinesi, perché è il giorno delle Istanze d’Arengo in Consiglio Grande e Generale, tra le quali quella promossa da un cittadino per l’uscita di San Marino dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Istanza sostenuta con una raccolta di firme dalla nostra associazione che ha visto l’adesione di 370 cittadini sammarinesi.
San Marino, Stato libero e indipendente, non può accettare una simile ingerenza, priva com’è di qualsiasi legittimazione democratica, perdipiù in una materia delicatissima, qual è quella della politica sanitaria.
Associazione SALUTE ATTIVA