Riprendiamo un bel botta e risposta tra due utenti di un social network:
Salvatore Occhiuto: ”Una doverosa riflessione in occasione della Festa del Lavoro dati statistici del sistema paese Titano che registrano 18.270 occupati
su complessivi 20.000 (10 %), 124 aziende chiuse nel periodo 2008-2014.
Riforma tributaria decreto incentivi uscita black list non hanno arrestato la crisi la carenza di un modello economico sociale incentrato su tassazione agevolata competitività elevata burocrazia snella ha evidenziato i limiti dei provvedimenti legiferati mentre l’ introduzione della riforma del mercato del lavoro incentrato sulla flex security mutuata dalle nazioni nordeuropee pone reali interrogativi riguardo la salvaguardia dei diritti fondamentali acquisiti.”
M.C.: ”cosa ti aspettavi ? non c’è mai stata una reale volonta politica di far decollare l’economia, di cambiare le cose. e questo vuol dire una cosa sola: la classe dirigente attuale, composta anche da personaggi che contribuirono ad affossare la repubblica, sta chiaramente dimostrando di voler portare San Marino, verso la sua fine.
Perchè senza soldi, la piccola Repubblica non puo’ mantenere la sua leggendaria autonomia/indipendenza. A parer mio l’ha gia persa definitivamente da almeno 3 anni, ossia dal momento in cui è ricorsa a finanziamenti piu’ o meno privati per gestire il suo debito pubblico ricorrendo quindi non a strumenti di finanza pubblica.
Evidentemente, chi doveva guadagnare ha gia guadagnato parecchio, e non c’è interesse a cambiare le cose da parte di chi puo’ e chi dovrebbe. Non è una mia supposizione, ma quel che la storia ci insegna, quando si verificano situazioni simili/analoghe. La superficialità con cui emettono provvedimenti incentivanti (secondo loro) ritenendoli sufficienti per attirare frotte di operatori/investitori, dimostra la loro incapacità nel programmare un rilancio dell’economia.
Il fatto che adottino provvedimenti SENZA prima creare, riformare, istituire le necessarie infrastutture, dimostra che, ancora pensano di fare i furbi piuttosto che agire da persone intelligenti.
Se non doti lo stato di serie e valide infrastrutture, che lo ammodernizzino, lo rendano efficiente, è inutile che tiri fuori provvedimenti che si rivelano inefficaci, fin dall’inizio. Non cambierà nulla (se non in minima parte) se non la smettono di pensare di scegliere sempre le soluzioni facili.
Quelle piu’ veloci e che non incidono in profondità. Ma a breve se ne renderanno conto, dato che, senza soldi, non si va da nessuna parte.
Peccato: cosi tante potenzialità a cui corrisponde cosi poca consapevolezza. Peccato davvero. Son decenni che hanno campato senza far niente seduti su valanghe di soldi che gli piovevano non certo per meriti.
Ma quando quello stato di fatto si è concluso, abbiamo visto di che pasta erano e sono fatti gli uomini di governo, passati e presenti: poco capaci, poco lungimiranti, molto furbi e poco intelligenti.
I risultati prodotti negli ultimi 5 anni, spiegano nel dettaglio perchè e percome si sia giunti a dette conclusioni.”