Pubblichiamo il secondo stralcio della lettera dei 17 direttori UOC dell’11 giugno 2018:
”La progressiva perdita dei professionisti medici, registrata negli ultimi anni, ha richiesto l’impegno di tutti, anche il nostro personale, nella copertura dei turni di lavoro e di prolungati periodi di reperibilità. Al fine di garantire ai cittadini la continuità dei servizi sanitari.
Questo gravoso impegno, assunto con vivo senso di responsabilità, non potrà durare a lungo, sia per il forte impatto psico-fisico che comporta, sia perché non risolutivo dei problemi esistenti.
Con profondo senso di appartenenza nel corso di questi anni, abbiamo formulato agli amministratori e politici una serie di proposte per la soluzione dei problemi emersi ottenendone, almeno verbalmente, una sostanziale condivisione e rassicurazioni in merito all’attivazione degli interventi risolutivi necessari.
E’ perciò con amarezza che constatiamo la mancata attivazione degli interventi auspicati, registrando con vivo stupore, la pubblicazione del decreto delegato n.45 del 30 aprile 2018, le cui indicazioni si muovono in direzione esattamente opposta a quanto indicato (da più parti) come necessario per rendere attrattive le condizioni di lavoro dei Medici della nostra realtà.”
(…) continua