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  • San Marino. Capitolo 22: “Caro Francesco” Confuorti… dal Governo AdessoSm si chiede via email al finanziere lucano di modellare le “macro direttrici” del nuovo sistema bancario. Repubblica Futura “contro” GiornaleSM per nascondere sotto il tappeto un passato politicamente scomodo? … di Enrico Lazzari

    Le “puntate” precedenti della “serie” Repubblica Futura “contro” GiornaleSM per nascondere sotto il tappeto un passato politicamente scomodo?:

    Capitolo 1: Antonella Mularoni e la “cacciata” di Caringi durante l’ispezione a Banca Partner

    Capitolo 2: Antonella Mularoni al fianco di Gatti (che oggi si vergogna di quelle azioni) nell’esercitare “ingerenze e pressioni” su Bcsm 

    Capitolo 3: le azioni del governo a guida Alleanza Popolare (2008-2012) apparentemente decisive per la nascita di Banca CIS e per aver avviato la devastazione del sistema bancario sammarinese.

    Capitolo 4: le misteriose dimissioni del Commissario Rita Vannucci che permisero al Giudice Alberto Buriani di diventare il magistrato più potente del Titano.

    Capitolo 5: col “Mazzini” il Tribunale “spazza via” una generazione politica aprendo la strada a nuovi “potenti” che nominano Grais alla Presidenza Bcsm

    Capitolo 6: San Marino. Capitolo 6: primavera 2015, una registrazione “nascosta” costringe il Generale Gentili a lasciare il comando della Gendarmeria.

    Capitolo 7: Un’indagine del Commissario Buriani su Dg e Responabile Vigilanza “decapita” Bcsm durante un’ispezione in Banca CIS.

    Capitolo 8: Primo atto della scalata nelle Istituzioni, la politica nomina Wafik Grais Presidente e spinge il “gruppo criminoso” alla guida di Bcsm.

    Capitolo 9: Con la nomina di Savorelli alla Direzione generale, Bcsm finisce sotto il pieno e diretto controllo del “gruppo criminoso”.

    Capitolo 10: Il primo atto del duo Grais-Savorelli fu la sospensione del progetto di istituzione della Centrale Rischi connessa a Banca d’Italia. 

    Capitolo 11: Capitolo 11: politica “cieca” mentre Grais, Savorelli e parte del Tribunale epurano la Vigilanza di Bcsm da ispettori “troppo” integerrimi.

    Capitolo 12: già nel 2017 Pdcs e Rete fornirono alla maggioranza di RF, SSD e C10 tutto il necessario per fermare la “Cricca”.

    Capitolo 13: RF, C10 e SSD fanno “orecchie da mercante” alle denunce del Pdcs spianando la strada al “gruppo criminoso”.

    Capitolo 14: I Titoli Demeter e il ruolo decisivo di AdessoSm per favorire l’operazione che ha portato otto milioni in tasca a Confuorti.

    Capitolo 15: L’illegittima liquidazione di Asset Bank, fra pesanti responsabilità politiche e danni incalcolabili al sistema

    Capitolo 16: Motivazioni deboli e frenetico tentativo di rafforzarle post-mortem: il ruolo politico di AdessoSm, di un consulente e dei “nipotini” di AP.

    Capitolo 17: Primavera 2017, il “gruppo criminoso” ha bisogno di una Cassa di Risparmio in forte crisi, AdessoSm “silura” il vecchio Cda e piazza un nuovo gruppo dirigente.

    Capitolo 18: Luglio 2017, nonostante una manifestazione popolare sul Pianello, AdessoSm “appioppa” a Carisp i passivi di Asset Banca. 

    Capitolo 19: estate 2017, come un fulmine a ciel sereno “spunta” fuori un bilancio 2016 di Carisp da -534 milioni di euro che AdessoSm definisce “operazione verità”.

    Capitolo 20: l’assalto a Carisp “sveglia” il Pdcs, poi l’intera opposizione generando divisioni anche in AdessoSm e ciò fa fallire il piano della “Cricca”.

    Capitolo 21. Parte 1: Prima della “fusione” con Banca Cis il “gruppo criminoso” ha bisogno di iniettare liquidità in Carisp cedendo gli npl Delta. 

    Capitolo 21 Parte 2: NPL Delta, una “svendita” gestita malissimo dal governo AdessoSm che però ha salvato Carisp dalla “fusione” con Banca CIS.

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    Con la controversa “svendita” degli NPL Delta, pur con le “scelleratezze” del suo iter, che hanno costretto la nuova governance di Banca Centrale ad avallarla senza poterne modificare i termini, per evitare il default di Cassa di Risparmio, si chiude un periodo “chiave” nella storia sammarinese del decennio scorso collegata ai piani del “gruppo criminoso” fondato -secondo la ricostruzione fatta dal Commissario Elisa Beccari nel decreto di rinvio a giudizio per associazione a delinquere- dall’imprenditore sammarinese Marino Grandoni e coordinato, nella sua operatività, dall’allora Dg di Banca Cis, Daniele Guidi, unitamente al finanziere lucano Francesco Confuorti.

    Del resto, come spiegato nel precedente capitolo, la liquidità immessa nelle casse di Carisp (109 milioni, a fronte di un possibile realizzo ben più alto qualora la gestione degli Npl fosse stata gestita con più calma e razionalità, concordano oggi in tanti) ha portato ossigeno nei martoriati bilanci ed evitato il default della banca di Stato del Titano.

    Nello stesso periodo, dall’inizio del 2017 alla primavera del 2028, il sistema bancario della Repubblica viene scosso da un pesante “terremoto” che, unito alla vicenda Ali Turki (il magnate che avrebbe acquistato in toto le quote di Banca CIS, rivelatasi una vicenda al limite del tragicomico – della quale parleremo in seguito), finisce per incrinare quel potere che stava dominando l’intero sistema, potendo contare anche su una sorta di -consapevole o inconsapevole che fosse stata- “manovalanza” politica che si spingeva fin dentro il governo AdessoSm.

    Se non sono pochi i momenti e le situazioni che vanno ad avvalorare ciò, uno in particolare -seppure lambito in precedenza in questa “serie” di approfondimenti- merita un capitolo tutto suo: i cosiddetti “decreti-Confuorti”, così “soprannominati” quando dagli atti giudiziari sono emerse una serie di email intercorse fra la Segreteria di Stato alle Finanze del governo AdessoSm, all’epoca guidata da Simone Celli (SSD), e addetti caselle di posta elettronica di Advantage Financial, come visto in precedenza riconducibile a Francesco Confuorti. Email che, come già superficialmente ricostruito, evidenziano come la definizione dei delicati e controversi decreti delegati n.78, 79 e 80, per quanto si sapeva predisposti dal governo nella sua autonomia, siano in realtà almeno stati “corretti” ed “emendati” dal finanziere lucano o da chi per lui. Se non, addirittura, supervisionati o ispirati…

    Ma vediamo, senza troppi commenti, i contenuti (anche se pure i toni appaiono eloquenti e indicativi) di alcune di queste email che, circa un anno fa, nel febbraio 2024, vennero “sventolate” dall’allora Segretario di Stato agli Affari Interni, Gian Nicola Berti (AR), sostenendo: “…Oggi lo vediamo perfettamente chi è Confuorti: era il capo del governo AdessoSm”.

    Lo vediamo, secondo quanto sostenuto dallo stesso Berti in Consiglio Grande e Generale in quel febbraio 2024, nelle comunicazioni intercorse fra un Segretario di Stato della Repubblica di San Marino e un finanziere oggi “rinviato a giudizio per una serie di attività a danno del nostro Paese e che hanno generato danni di svariati milioni… Danni contro Asset Banca, contro i Fondi Pensione, contro Cassa di Risparmio”. “Se queste persone non avessero spogliato l’economia del nostro paese, le nostre banche, forse anche i nuovi contratti di lavoro sarebbero più adeguati”,fu la conclusione del medesimo Segretario di Stato. 

    Sono le ore 12:20 del 31 maggio 2017 quando tal “Rosy” della -si presume dalla mail stessa- “Segreteria Advantage Financial” invia una email alla casella elettronica personale, non istituzionale, di Simone Celli, all’epoca, si ricordi, Segretario di Stato alle Finanze, e in “CC” allo stesso Confuorti, con oggetto “Comunicato”: “Buongiorno, Le invio in allegato l’ultima versione del comunicato per la Cassa di Risparmio e Le comunico che non c’è bisogno di fare due comunicati in quanto ne basta uno. Inoltre Le chiedo di chiamare il Presidente Confuorti appena possibile. Grazie, Rosy”. Allegato a quella email c’è un documento denominato “Comunicato Cassa new(3).doc” che, una volta aperto, evidenzia una sorta di intestazione “Segreteria di Stato al Bilancio e alle Finanze di San Marino” e un -diciamo- sottotitolo: “Comunicato Stampa del Segretario di Stato Simone Celli dopo l’Assemblea dei Soci della Cassa di Risparmio”.

    In pratica, un comunicato stampa che dovrebbe essere stato scritto dal Ministro sammarinese delle Finanze, viene inviato via email, allo stesso, dalla segreteria di quella Advantage Financial presieduta da Confuorti… Perdipiù su una tematica quanto mai delicata come Cassa di Risparmio, nel momento di una svalutazione dei suoi attivi che l’ha portata sull’orlo del default.

    Ancor più eloquente la mail delle ore 17:15 del 5 giugno 2017, inviata da Celli direttamente alla casella personale in Advantage Financial di Confuorti. Una mail in cui il “mittente” chiede al finanziere lucano se “per garantire l’operazione Asset” deve “promulgare decreto dove” riconosce “a Carisp credito di imposta per accollarsi short-fall di patrimonio”, per poi concludere: “Fate sapere così inizio a lavorarci”!

    Se l’aspetto più inquietante -ed eloquente- è quello relativo al decreto Asset-Carisp, la comunicazione è assai più ampia e vede toccare diversi argomenti a cominciare da “l’assemblea generale degli industriali” per la quale, comunica Celli a Confuorti, “sarebbe il caso di sviluppare una relazione di alto livello che delinei un progetto di sviluppo in cui il settore bancario venga presentato a supporto della crescita”.

    Nel Consiglio (Grande e Generale; ndr) del 19-23 giugno (2017; ndr) invece -continua la mail- occorre delineare un progetto complessivo di riposizionamento del settore bancario che parla della contingenza (Asset>Carisp, modalità e tempi di ricapitalizzazione e piano industriale di Carisp, gestione Npls, patrimonializzazione settore bancario ecc.) e che arrivi alla prospettiva, illustrando i pilastri su cui si fonderà il rilancio del settore bancario”.

    Alcuni aspetti contingenti molto importanti” continua l’email, sono che “occorre che management Carisp apra tavolo di confronto con rappresentanze sindacali per iniziare al più presto a definire passaggio dei dipendenti”…

    Sono, invece, le 00:50 del 18 giugno 2017 quando l’allora Segretario di Stato alle Finanze del governo AdessoSm (sostenuto si ricordi da Repubblica Futura, SSD e Civico 10) invia al finanziere lucano un file denominato “Progetto settore bancario (21.06.2017).docx”.

    Caro Francesco”, esordisce la mail, dove, poi, Celli spiega: “Nel documento in allegato (si presume il “progetto di intervento o riforma del sistema bancario, visto il titolo del file allegato; ndr) fino al paragrafo 3.2 ho apportato modifiche marginali con il colore rosso”; “Dal paragrafo 4 al paragrafo 4 al paragrafo 7 (in rosso) ci sono aspetti politici (allineamento normativo, rafforzamento Bcsm, personale settore bancario e relazioni esterne) a mio parere molto importanti sul piano politico”; “il paragrafo 8 (in blu) ti chiedo di modellarlo con delle macro direttrici che però mi permettano di dire su cosa vogliamo puntare per lo sviluppo del sistema bancario”. 

    Rileggiamo: “…ti chiedo di modellarlo con delle macro direttrici che però mi permettano di dire su cosa vogliamo puntare per lo sviluppo del sistema bancario”. Cioè, è la più veloce interpretazione, dal Governo AdessoSm si chiede a Confuorti (oggi rinviato a giudizio per associazione a delinquere) di modellare le “macro direttrici” che dovranno poi andare a definire il nuovo sistema bancario sammarinese 

    Assume, dopo aver letto alcune parti di queste email fra Celli e Confuorti, un peso e una autorevolezza diversa, ora, la frase “Oggi lo vediamo perfettamente chi è Confuorti: era il capo del governo AdessoSm” lanciata in Consiglio Grande e Generale nel febbraio 2024, sventolando queste mail? A mio parere sì…

    Anche alla luce di questa vicenda -che ci ha imposto un altro “salto” nel passato rispetto la cronologia temporale che caratterizza questa serie di approfondimenti, torniamo alla domanda che è il filo conduttore di questo tentativo di ricostruzione storica del decennio scorso sammarinese: Repubblica Futura “contro” GiornaleSM per nascondere sotto il tappeto un passato politicamente scomodo?

    Enrico Lazzari