Con l’arresto di ieri notte, le celle dell’ultra centenario carcere dei Cappuccini sono di nuovo tutte occupate. Ritorna, quindi, sul tavolo una problematica vecchia di decenni sulla situazione carceraria, sulla sua posizione condannata dall’Unesco, sulle condizioni detenive contrarie a numerose norme europee.
Di quell’Europa cui stiamo tendendo una mano.
La situazione sammarinese poi ha del curioso: gli ‘agenti carcerari’ sono gendarmi, quindi uomini della segreteria Esteri; la gestione effettiva invece è della magistratura (arresti, detenzioni, permessi) che fa capo alla magistratura, quindi segreteria Giustizia.
Per una realtà minore come quella sammarinese, eccessiva questa complessità operativa.
Inoltre urge una rivisitazione dell’intera ala del Convento dei Cappuccini.
L’edificio non è di proprietà statale, inutile investire denari seppur per piccoli aggiustamenti. Meglio un edificio recuperabile tra gli immobili di proprietà dello Stato. Uno, ma non è una novità rammentarlo, è l’ex immobile Forcellini di Valdragone: potrebbe non solo ospitare il carcere ma addirittura ospitare la Gendarmeria. E’ vicino al Tribunale, lontano dal Centro storico, facilmente accessibile e difendibile. In un anno, o poco più, già utilizzabile.
La Tribuna