Cari lettori sammarinesi, era il 16 febbraio del 2016 quando scrissi: “Ma chi oggi, anziché invocare una giustizia seria, giusta, serena, rispettosa del diritto e della dignità dei presunti innocenti, lancia “monetine” contro il Craxi sammarinese di turno, sappia che -come l’esperienza italiana insegna- potrebbe spianare la strada a chi intravede, nella situazione attuale, una sorta di “Repubblica di Weimer” biancazzurra da sfruttare per conquistare, almeno per un “ventennio”, il potere pressochè assoluto nella più antica Repubblica del Mondo…” (https://giornalesm.com/san-marino-sfogo-di-giustizialista-pentito-nella-weimar-sammarinese-post-titanopoli-di-enrico-lazzari/).
Oggi, dopo lo sconvolgente dibattito consigliare, anziché invocare una giustizia “seria, giusta, serena, rispettosa del diritto e della dignità di presunti innocenti”, lanciate “monetine contro il Craxi sammarinese di turno”. Un Craxi che non veste, ora, i panni di un Gabriele Gatti, di un Fiorenzo Stolfi, di un Claudio Podeschi ma quelli di una “combriccola” che CONTINUA