Si è dovuto attendere l’ultimo giorno di Adesso.sm perché il Consiglio Grande e Generale scrivesse la parola fine sul cosiddetto ‘caso badanti’ sul quale il segretario Santi non era mai di fatto intervenuto. E se le denunce del Comitato R&D (iniziate quando aveva un altro nome) avevano inizialmente destato clamore e trovato ampia eco anche sui media, con il passare del tempo si era provato a mettere il silenziatore a quella voce. Il rischio denunciato dal Comitato R&D era quello che si stesse lavorando a delle normative che avrebbero cambiato tutto per fare in modo che in realtà nulla cambiasse. A bloccare questo tentativo ci avrebbe però pensato un emendamento presentato dalla Dc e approvato dall’Aula consiliare lo scorso venerdì nella cornice della terza variazione di bilancio. “In questi giorni – scrive in una nota il Comitato R&D – di Consiglio Grande e Generale è stato presentato, e votato positivamente, un emendamento che di fatto ha bloccato tutto lo “stranissimo” procedimento tendente a far entrare nel nostro ospedale le note cooperative. Lo stesso emendamento pare impegni il prossimo governo a rivedere tutta la materia. Dunque R&D, nell’ultima sua conferenza – anche se snobbata dai media filo governativi – ha detto il vero quando ha tentato di far capire (dati alla mano e frutto di ricerche pazienti e certosine, elaborati con l’ausilio di professionisti in ambito legale ed economico) tutto il meccanismo che tentava di imbellettare di legalità una realtà oscura e melmosa collegata al lavoro dell’assistenza in ospedale.
R&D è fiera di ciò che ha fatto, di aver collaborato con gli Organi inquirenti, di aver portato a galla la verità preparando il terreno ad una gestione ETICA del settore, lasciando al futuro governo ed alla futura maggioranza di regolamentare. Permettete a R&D di scrivere anche che a nulla sono valsi: gli squallidi tentativi di screditare i propri membri impegnati da tempo in questo complesso percorso finalizzato alla legalità; i maldestri tentativi messi in atto per minimizzare il problema e di proteggerlo; R&D dunque chiude questa pagina fiero di aver contribuito a tracciare il solco della legalità”. Soddisfatto anche il consigliere della Dc Marco Gatti: “E’ un aspetto che va regolamento e dove occorre che il costo sia sostenibile per le famiglie. Oggi per non mettere in difficoltà le famiglie vi è una situazione di fatto che tollera comportamenti contrari alla norma”. Soddisfatta ma preoccupata per l’immediato futuro il presidente del Comitato R&D Alba Montanari (foto): “Ora si apre un problema in questa vacatio…..la famiglia bisognosa di assistenza a chi si rivolge? Ancora al racket? O finalmente al personale infermieristico preposto fatto di varie figure professionali? Finalmente svolgeranno ciò che impone loro il proprio mansionario?…O alle realtà, con codice operatore, esistenti”?
