San Marino. Caso Filipin. Ankica Culjat Filipin (madre di Sean) in sciopero della fame da giorni fa i nomi di chi secondo lei sono i truffatori di suo figlio: ”San Marino è uno stato che rovina gli imprenditori impunemente”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Buonasera,

sono Ankica, mamma di Sean Filipin.

Scrivo queste righe perché voglio far sapere a tutti ciò che la mia famiglia sta subendo per colpa di persone di cui farò nomi e cognomi.

Dopo svariate vicende che hanno visto mio figlio trattato come il peggiore dei ladroni da uno stato che reputavo (prima di aver vissuto il contrario sulla mia pelle) civile e dove pensavo che le leggi e norme venissero rispettate rigorosamente, ho capito che così non è.
Non incolpo chi ci abita ma chi fa il brutto e cattivo tempo, in barba a tutte le leggi e norme civili, fregandosene della persona ma facendo solo i propri interessi. 

Sono giorni ormai, dal 02/10/2022 che non mangio, ho iniziato uno sciopero della fame e sto perdendo peso a vista d’occhio. Intendo andare avanti ad oltranza.

Ritengo responsabili tutti coloro che hanno contribuito sia direttamente che indirettamente con sentenze di favore come quella di archiviazione della denuncia di falso ideologico promossa nei confronti del notaio Ercolani ridotta poi a un semplice “FALSO INNOCUO”.
Ritengo responsabili la famiglia Dughera (Gianfilippo, Maria Rosaria Carini e Dughera Chiara) che hanno spudoratamente truffato in combutta con il notaio Ercolani per vendere la CSA (la Fontana di Trevi come diceva Dughera Gianfilippo).
Ritengo responsabile la Banca Centrale della Repubblica di San Marino che, invece di aiutare un giovane imprenditore, lo rovina da quando ha messo piede a San Marino. Prima con una denuncia secretata per riciclaggio, che poi magicamente, non appena compreso la totale infondatezza delle accuse viene tenuta ferma nel cassetto. Stranamente questo avviene solo ora che mio figlio ha dimostrato la sua innocenza e la totale infondatezza delle accuse. Mi chiedo se il sistema sarebbe stato così lento se l’accusato fosse rimasto mio figlio.
Ovviamente stanno cercando di far sparire e non far venire a galla le schifezze fatte. 

Altra grande colpevole e responsabile di tutto quanto accaduto è Nadia Ottaviani.
Quella persona che sapeva esattamente di tutti i piani della famiglia Dughera, di tutte le truffe che stavano architettando ma si proclamava “mamma adottiva sammarinese” dei miei figli.
Lei è la diretta responsabile dell’ispezione di BCSM, quella fatta sulla base della sua denuncia falsa. 

Ovviamente BCSM ha preso subito la palla al balzo e non si è posta molte domande se fosse o meno vero quanto dichiarato dalla Ottaviani fermando una azienda appena partita, portandola di fatto alla fine ed alla fame. 

Per non parlare della dott.ssa Vicari, responsabile dell’ufficio attività economiche che, nonostante tutte le querele e tutta la documentazione che comprovava il legittimo diritto di proprietà di mio figlio e dei suoi soci, non voleva ripristinare la pubblicità del legittimo proprietario, adducendo le scuse più assurde.

Come non ricordare tutti coloro che erano al corrente di ciò che stava succedendo a mio figlio e che però hanno la testa per non vedere.

Il mio sciopero della fame continuerà fino a quando non succederà qualcosa, urgentemente, che possa portare a un veloce risarcimento a mio figlio. Un ragazzo che ha portato tutti i suoi averi in uno stato che rovina gli imprenditori impunemente. 

Ora basta, dovrete pagare per le conseguenze delle vostre azioni, avete poco tempo a disposizione, vi renderete responsabili di tutto quando mi succederà fisicamente nei prossimi giorni. Avete poco tempo. 

Una mamma che non ha più nulla da perdere.

Ankica Filipin.

04/10/2022

 

DISCLAIMER. In base alla legge sull’editoria del 5 febbraio 2014 n.211 art. 26 quando le lettere pubblicate su siti internet, come è GiornaleSM, sono firmate da persone reali gli unici responsabili di quanto scritto sono coloro che scrivono e firmano le lettere al sito. Di questo è stata informata la sig.ra Ankica Culjat Filipin che mi ha chiesto di procedere ed ho prova di questo. L’articolo 26 della legge n.211 5/2/2014 recita: ”Nelle pubblicazioni on-line, nei blog e nei social network i reati commessi contro il singolo, le istituzioni o comunque verso terzi, siano essi persone fisiche o giuridiche, ricadono direttamente sull’estensore dell’articolo, comunicato, lettera o scritto. L’estensore dello scritto è responsabile di eventuale condotta lesiva verso terzi; qualora l’estensore dello scritto non sia identificabile ne rispondono direttamente ed in solido il direttore e l’amministratore del sito web e/o del blog. E’ compito del responsabile del sito web e del blog verificare l’identità di chi scrive.” Vista tale legge e data informazione ai lettori si rende noto che chiunque quereli, in maniera pretestuosa, il nostro direttore per le righe che seguono verrà immediatamente controquerelato per CALUNNIA in quanto l’ipotetico querelante era, grazie a quanto scritto sopra, a conoscenza della sua non punibilità a norma di legge. Art. 357 del codice penale sammarinese. Calunnia: ”Chiunque, mediante denuncia o querela diretta al giudice o a un pubblico ufficiale che abbia l’obbligo di riferirglielo, incolpa di un misfatto taluno che egli sa innocente ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la prigionia dal secondo al terzo grado.”

Ankica Culjat Filipin (madre di Sean)

 

  • Le proposte di Reggini Auto