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  • San Marino. Caso ”La cricca accusata di associazione a delinquere”. Parte5. MARINO GRANDONI rivendicava ruolo apicale e capacità di indirizzo nell’associazione

    Il Commissario della Legge Beccari contesta il reato di associazione a delinquere anche a MARINO GRANDONI. Si legge dall’avviso di garanzia (comunicazione giudiziaria):

    ”D. Marino Grandoni: in qualità di costitutore dell’associazione a delinquere, partecipante direttamente al sodalizio criminoso del quale concorreva a definirne le linee di intervento anche a seguito di plurime riunioni e incontri con Daniele Guidi ed Alberto Buriani,

    tempestivamente informato dagli altri membri del sodalizio circa le attività dei membri nei vari settori d’intervento e rassicurazioni circa il buon fine delle operazioni;

    veicolava impulsi gestionali tramite il Direttore Generale di CIS, Daniele Guidi, consocio nella compagine controllante, e in proprio avvalendosi delle entrature assicurate dalla posizione di assoluto rilievo personale nel contesto economico, professionale ed istituzionale sammarinese, consolidata in ragione del notorio personale e professionale prestigio, nonché delle relazioni di alto livello vantate nel contesto nazionale ed estero;

    contribuiva significativamente all’attività del sodalizio, procurando presso le istituzioni preposte servizi ed agevolazioni indebite ed agendo al fine di orientare le determinazioni delle Autorità in senso favorevole a Banca Cis, e quindi al proprio interesse patrimoniale quale azionista, assicurando l’efficienza dell’associazione nella quale rivendicava ruolo apicale e capacità di indirizzo, essendone referente.

    Egli personalmente organizzava un incontro con una persona vicina alla Presidenza di BCSM (Gozi) affinché tale soggetto intercedesse con la Tomasetti, rea a suo avviso di una governante dell’ente di vigilanza ostile a Banca CIS.

    Grandoni infine, al fine di consentire indebitamente a Banca CIS di ottenere linee di credito presso istituti bancari esteri, dichiarava contrariamente al vero che i titoli posti a garanzia di tali finanziamenti fossero di proprietà dell’istituto, trattandosi in realtà di strumenti finanziari della clientela, successivamente escussi dalla banca finanziatrice.

    Manteneva contatti con l’allora Giudice Inquirente Alberto Buriani, affinché costui difendesse gli interessi dell’associazione e di Banca CIS tramite l’esercizio orientato del propri poteri dell’ufficio. Fatti accaduti a San Marino e all’estero, quantomeno sino all’autunno 2020;”

    FINE PARTE QUINTA

     

    San Marino. Game Over! Ecco l’audio del dialogo tra Nicola e Marino.

    San Marino. La telefonata di Marino Grandoni con un certo … Nicola. L’intervento di Mariella Mularoni (PDCS) in Consiglio