San Marino. Caso ”La cricca accusata di associazione a delinquere”. Parte6. Lorenzo Savorelli, asserviva i poteri pubblici derivanti dal ruolo di Direttore Generale di BCS

Il Commissario della Legge Beccari contesta il reato di associazione a delinquere anche a LORENZO SAVORELLI. Si legge dall’avviso di garanzia (comunicazione giudiziaria):

Lorenzo Savorelli, Direttore Generale Banca Centrale

E. Lorenzo Savorelli: in qualità di collaboratore ed esecutore dell’associazione a delinquere per quanto riguarda le attività di competenza di BCSM necessarie al sodalizio, reclutato da Confuorti e Grais, asserviva i poteri pubblici derivanti dal ruolo di Direttore Generale di BCSM nell’interesse del sodalizio e per la persecuzione delle finalità programmate,

coordinava i funzionari di BCSM, legati a Confuorti e da lui direttamente reclutati per il ruolo, all’interno dell’istituto (in particolare Siotto, Sommella, Granata) e quale pedissequo esecutore degli ordini di questi sino alla data del suo licenziamento,

tra l’altro: agevolava e consentitivi le operazioni pianificate da Confuorti sul sistema finanziario sammarinese nell’interesse suo e di Banca CIS tra le quali la compravendita di titoli Demeter da lui autorizzata ed il trasferimento titoli da 64 milioni di controvalore in BCSM;

si interponeva, abusando dei suoi poteri per tenere indenne Banca CIS dagli esiti dell’ispezione effettuata nel 2016, nella consegna del relativo verbale ispettivo a Daniele Guidi da parte di Pappalardo e Cherubini, accordandosi indebitamente con Guidi per una rivisitazione cartolare di tali risultanze;

si operava attivamente (ad es. elevando sanzioni a Giuliano Battistini) in coordinamento con Confuorti, per estromettere da BCSM personale ritenuti scomodi agli scopi del sodalizio (Pappalardo, Battistini) ovvero per demansionarli (Fabio Mazza), contribuendo a modificare l’organigramma della struttura anche con l’intento — poi conseguito — di ottenere un Coovig costituito da fedeli di Confuorti; rivelava a Confuorti segreti d’ufficio relativi alla procedura Asset Banca, al bilancio 2016 di Carisp, alla cessione degli NPL, alle norme a sostegno del sistema bancario e finanziario, al fine di consentire al suo interlocutore di poter portare a termine i suoi piani perseguendo il suo interesse e quello di Banca CIS.

Abusava dei poteri d’ufficio sottoponendo indebitamente Asset Banca a 1.c.a. mediante recezione, consapevole e acritica, delle relazioni degli organi della procedura collusi con Confuorti allo scopo di eliminare un concorrente di Banca CIS e far confluire gli attivi Asset in Carisp; orientando — sotto il coordinamento di Confuorti — la redazione dei decreti 78, 79 e 80 del 10 luglio 2017 facendo credere agli organi politici che fossero frutto delle professionalità di BCSM, in realtà funzionali a consentire, tramite la concentrazione della liquidità dei fondi pensione in BCSM sotto il controllo del Direttore Generale, il loro impiego per l’acquisto dei titoli del gruppo Confuorti da Banca CIS e la conversione del credito d’imposta del CIS in crediti esigibili verso lo Stato. Dalla data di presa in servizio fino alla cessazione della carica di Direttore Generale in BCSM;

FINE PARTE SESTA