San Marino, “Caso Titoli”. Ammissione “nuove prove”, il Giudice ha deciso… Di non decidere ancora! Cresce l’attesa sui contenuti del “fascicolo” che potrebbero essere eclatanti! … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

Il Giudice Vico Valentini, alla fine ha deciso… Di non decidere! Il processo è il “500/2017” -più noto come “Caso Titoli”- e la questione è la richiesta, inoltrata un paio di settimane fa, nel corso della precedente udienza, di ammissione agli atti del procedimento di un “fascicolo” dell’indagine romana sul “Caso Mascherine Cinesi”, per il cui buon fine dell’operazione avrebbe un ruolo importante anche il sammarinese Daniele Guidi, ex direttore generale di Banca Cis, condannato in secondo grado sul Titano per la truffa di circa 75 milioni di euro perpetrata ai danni dei fondi pensionistici e di Fondiss.

Infatti, nella precedente udienza, l’Avv. Filippo Cocco, aveva prodotto nuove prove -secondo lui, avvocato di parte civile- scatenando l’opposizione dei legali difensori degli imputati. Uno “scontro” che il Giudice, dopo aver ascoltato le tesi delle parti- interruppe riservandosi di comunicare la sua decisione nell’udienza successiva, ovvero quella tenutasi ieri nell’“Aula Grande” dei Tavolucci. Ma anche ieri, tradendo le attese di quanti speravano potessero trapelare i contenuti di quelle “nuove prove”, potesse cadere il segreto d’ufficio che vige tuttora su quegli atti, il Giudice ha rinviato la sua decisione in merito.

Ma perchè quegli atti prodotti dagli inquirenti romani destano -al di là del merito processuale e della loro valenza giuridica nel processo in corso- così tanta curiosità in Repubblica? Per le attese che, per quel poco che è dato a sapere, sono state alimentate da alcune indiscrezioni di fonte romana raccolte successivamente alla rivelazione di queste “nuove prove” prodotte dall’Avv.Cocco.

Secondo queste fonti, come scritto già all’indomani dell’udienza di fine maggio, nell’indagine romana, gli inquirenti avrebbero acquisito, estraendole da un telefono in uso a Guidi, oltre un’ora di registrazione audio o audio-video, relativa ad un incontro fra lo stesso Guidi, Marino Grandoni (azionista di Banca CIS) e il finanziere lucano Francesco Confuorti (leggi qui), con il primo, si ricordi, oggi imputato nel “Caso Titoli”. Da qui, secondo l’Avvocato di Parte Civile, l’interesse processuale per queste nuove prove che sarebbero contenute in questa registrazione…

E da qui la curiosità, più che giustificata, dei sammarinesi, che giorno dopo giorno si ritrovano sempre più “puntini” da unire per individuare quello che, complessivamente, era il disegno “sovversivo” -lo definiva già così il Pdcs in un esposto ai Capitani Reggenti predisposto e inviato nell’aprile del 2017 (esposto che restò inascoltato dall’allora governo AdessoSm)- dell’ormai rivelata “Cricca”, oggetto di una indagine il Commissario della Legge Elisa Beccari sta conducendo con l’ipotesi di “associazione a delinquere” in cui il teorema perseguito vedrebbe fra i “sodali”, oltre ad una “generazione” di ex dirigenti di Banca Centrale, sia Francesco Confuorti che Marino Grandoni, a, nientemeno, che un Commissario della Legge di primissimo piano agli anni dei fatti che stanno alla base dell’indagine: Alberto Buriani, a sua volta già oggetto di una condanna di primo grado per “abuso di autorità” inflittagli per i fatti relativi ad una indagine aperta nei confronti della Presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti, fin da subito capace di mettere in campo azioni che, alla fine, hanno finito per “spodestare” la ormai famosa “Cricca”, rivelata per la prima volta in un atto ufficiale nelle conclusioni della Commissione parlamentare di inchiesta su Banca Cis.

E’ facile comprendere -qualora le indiscrezioni di fonte italiana trovassero conferma negli atti giudiziari  in questione- che il poter “ascoltare” Guidi, Grandoni e Confuorti che parlano riservatamente fra loro possa portare una lunga serie di autorevoli e, magari, inimmaginabili nuovi “puntini” su cui disegnare, unendoli uno ad uno, un altro importante capitolo della storia sammarinese del decennio scorso, come, peraltro, evidenziato con forza e chiarezza su queste stesse pagine elettroniche da Marco Severini (leggi qui).

Alla fine, giorno dopo giorno, anno dopo anno, sentenza dopo sentenza e, magari, anche grazie ad una nuova Commissione Consigliare di Inchiesta che, però, nessuno o quasi nella scorsa legislatura sembrava volere, la storia dello scorso drammatico decennio sammarinese verrà scritta in tutti i suoi capitoli e in tutti i suoi -da una parte e dall’altra “schierati”- protagonisti…

Enrico Lazzari