Ci potrebbe essere un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione dei nemici? Me lo sono sempre chiesto e, sinceramente, a volte anche annusato quando pervicacemente e pretestuosamente attaccavano me ed il GiornaleSM.
Sto pensando a quel periodo buio, dove – come abbiamo visto – l’illegalità era diffusa e dove anche potentati stranieri, oltre a quelli nostrani, da tempo avevano messo le mani su alcuni enti finanziari ed erano prossimi a farlo su tutto il paese.
Un’associazione a delinquere trasversale che come una piovra, l’icona rende bene l’idea, ha avviluppato tutto il paese. Dove ognuno ha il suo tornaconto per far in modo che questo tumore progredisca. Tornaconto personale, talvolta anche non economico. Una realtà malefica che pensa a redistribuire prebende e ricchezza tra i suoi adepti.
Un’associazione a delinquere che fissa e mette le proprie pedine nei posti chiave dello Stato, del nostro Stato. Un’associazione a delinquere che salva sempre i suoi uomini da chi, indipendente ed illuso, denuncia con prove e fatti le loro malefatte. Un’associazione a delinquere che invece pensa a punire chi alza la testa e grida ”LIBERTA’ ”.
Un club esclusivo, una cerchia di persone che avrebbero nel breve tempo preso le redini del paese se alcuni non si fossero opposti, alcune persone fiere ed indipendenti che svettano tra il piattume amorfo ed interessato di tanti cittadini.
Il pericolo c’è ed esiste ancora, anche se in parte sventato. Bisogna tenere alta la guardia e capire quello che sta succedendo, anche le minime anomalie. Bisogna restituire dignità a questo stato che temporaneamente l’ha persa correndo dietro ai desideri di veri e propri delinquenti e soddisfacendo i loro bisogni ed interessi.
L’opinione pubblica, che in questi ultimi tempi è informata grazie alla nostra forte azione mediatica chiarificatrice che vorrebbero limitare se non addirittura annullare, deve ottenere e pretendere giustizia contro chi è il nemico dello stato ed è amico di chi lo stato lo vuole asservire.
Bisogna continuare in questa opera di pulizia che coraggiosi giudici hanno iniziato ad intraprendere e che ancora non hanno finito, anzi si è solo agli inizi.
San Marino può e deve risorgere nel rispetto del diritto e della democrazia. La dittatura giudiziaria, mediatica ed economica spero sia solo un orrendo passato recente e rimanga solo un brutto sogno, se non incubo, che tutti abbiamo fatto e che molti non dimenticano.
Me lo auguro per tutti noi e per i nostri figli.
Marco Severini – direttore del GiornaleSM