L’antico Mercatale e’ ormai un centro storico senza commercio: dopo l’ultima chiusura di una “bottega” di Borgo Maggiore, l’Unione sammariense commercio e turismo e l’associazione “Noi per il Borgo”, con due note distinte ma dello stesso tenore, lanciano l’allarme e puntano il dito contro la “mancanza cronica di attenzione e considerazione da parte delle istituzioni e della comunita’ sammarinese”. L’Usc sottolinea quindi la gravita’ della perdita di un’altra attivita’ commerciale che chiudera’ definitivamente i battenti a giugno, “Lara per…”, negozio di casalinghi presente tra le attivita’ storiche di Borgo Maggiore da oltre 60 anni. Esprimendo il proprio rammarico, Usc ritiene che “questa ennesima chiusura deve essere di sprone per una riflessione approfondita: cosa vogliamo fare dell’antico Mercatale?”. A riguardo l’associazione si dice disponibile a confrontarsi con il Segretario di Stato Andrea Zafferani, in particolare, rispetto l’annunciata riforma della legge sul commercio: “Siamo pronti a discutere per trovare, insieme, la giusta linfa per questa area”. Nel frattempo, pero’, Usc sollecita gli organismi pubblici affinche’ “Borgo Maggiore sia maggiormente inserita fra le localita’ in cui organizzare eventi, anche in collaborazione con il Centro Storico di San Marino“. Da parte di “Noi per il Borgo” invece si sottolineano le mancanze che hanno reso il Centro del Castelllo “un paese fantasma”. Ovvero: “Pubblicizzare Borgo, parte integrante del Patrimonio Unesco- sostiene l’associazione- tramite manifestazioni e iniziative, coinvolgimento nelle pubbliche manifestazioni con l’altra meta’ del Patrimonio, Citta’, avrebbe sicuramente animato il commercio”. Infine: “Anche realizzare infrastrutture come il parcheggione, la pedonalizzazione del centro”, avrebbe rilanciato il centro di Borgo. In questo contesto ci sono le persone, conclude l’associazione locale, ma mancano la volonta’ delle istituzioni, troppo lente, scordinate e pressoche’ assenti”. (Cri/Dire)
