San Marino, con decreto incentivi subiamo ‘embargo commerciale’

La delegazione sammarinese oggi a Roma ha sottolineato che il provvedimento varato dal Governo italiano, imponendo una comunicazione periodica al fisco per le aziende che operano con il Titano, “produrra’ difficolta’” e “rischia di gettare un’ombra” sulla piccola Repubblica.

i “vuole creare una sorta di embargo commerciale nei confronti di San Marino” con il decreto incentivi varato dal Governo italiano che impone una comunicazione periodica al fisco per le aziende che operano con il Titano”. Ad affermarlo in una conferenza stampa a Roma e’ stato ilSegretario di Stato per gli Affari Esteri di San Marino, Antonella Mularoni, mentre per il responsabile all’Industria del Titano, Marco Arzilli, “questo decreto incentivi produrra’ difficolta’ all’economia sana e reale del Titano”.

“Non vorremmo che si voglia far passare San Marino per un Paese che non e’ collaborativo” ha sottolineato Mularoni che ha anche azzardato l’ipotesi che da parte italiana possa trattarsi “di una operazione mediatica. Quando si usa il pugno di ferro con gli evasori del proprio Paese si vuole anche far vedere che si usa il pugno duro con i cosiddetti paradisi fiscali. Gli accordi pero’ sono pronti per la firma ma si vuole far credere che San Marino non e’ un Paese trasparente”.

Anche il segretario di Stato Arzilli ha ribadito la preoccupazione per il decreto incentivi che dal primo luglio prossimo “rischia di gettare un’ombra” sulla piccola Repubblica di San Marino. “Questo decreto -ha detto Arzilli- crea problemi a lavorare in un clima sereno”. “Siamo disponibili ad alzare il nostro livello di trasparenza gia’ dettato -ha ricordato- da un accordo del ’93”

FONTE ADN KRONOS