Segue la presentazione di due emendamenti aggiuntivi di un articolo 2-bis da parte di Repubblica futura, “Querele contro giornalisti”, di cui uno in subordine, per vietare all’Ecc.ma Camera di costituirsi parte civile contro i giornalisti. In subordine si chiede che la rappresentanza legale dello Stato possa essere solo in capo all’Avvocatura di Stato e non data ad avvocati del foro.
“Purtroppo mai come in questa legislatura- spiega Nicola Renzi, Rf- abbiamo assistito ad un vero e proprio accanimento, perpetrato dal governo, tanto nei confronti di singoli cittadini- ricorderete il caso La Serenissima- quanto nei confronti di giornalisti processati, e tutt’oggi a processo”. E non solo lo Stato ha sporto denuncia “addirittura- prosegue il consigliere di Rf- si è poi costituito parte civile in procedimenti contro testate giornalistiche, editori e giornalisti ed è inaccettabile una cosa di questo genere, tanto più se viene fatta utilizzando soldi dello Stato”.
Marco Nicolini, Rete, replica duramente: “Con questo emendamento Renzi vuole sdoganare, rendere legale la diffamazione e l’insulto, da parte di un giornale già foriero di falsità”. Per Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete, si tratta di emendamenti “totalmente inopportuni da presentare e anticostituzionali”. Massimo Andrea Ugolini, Segretario di Stato per la Giustizia chiarisce: “Se si vanno a rilevare fattispecie che portino a processi, l’Ecc.ma Camera deve avere tutto il diritto di costituirsi parte civile”. Anche per Mussoni, Pdcs, la proposta di Rf riduce fortemente le difese dello stato ed è inaccettabile.
Per il Sds con delega all’Informazione Teodoro Lonfernini, chi propone questi emendamenti “ha motivazioni e giustificazioni di natura politica”. E rigetta le accuse di pressioni o ingerenze nei confronti della stampa. “Voglio considerare l’emendamento come provocazione- commenta Matteo Rossi, Npr- è del tutto anticostituzionale che a una professione venga consegnata un parziale immunità”. Per Giuseppe Maria Morganti, Libera, gli emendamenti derivano, da una “forte preoccupazione, a seguito di 9 casi- spiega- in cui il congresso, piuttosto che difendersi da una critica politica, ha agito attraverso il tribunale e non era mai successo con tale frequenza”. Per Giovanni Zonzini, Rete gli emendamenti sono invece surreali e “ad personam”.
Il dibattito su questi emendamenti di Rf si interrompe e riprenderà nel pomeriggio.