San Marino. Contributi statali per eventi privati, ???giro di vite da parte del governo. Niente soldi ai debitori dello Stato

Come annunciato all’inizio del proprio mandato e come già previsto dalla Finanziaria 2014, il segretario di Stato al Turismo Teodoro Lonfernini ha dato un deciso giro di vite sui contributi statali agli eventi organizzati dai privati nei settori del turismo, della cultura e dello sport.

Ma non solo. Il decreto delegato 27 promulgato dai Capitani Reggenti lo scorso lunedì contiene infatti molte altre novità dettate, come riporta l’articolo 1 “anche al fine di una migliore e necessaria programmazione, pianificazione e razionalizzazione delle risorse stanziate nei Bilanci di Previsione dello Stato destinate a sostenere meritevoli iniziative ed eventi promossi nei suddetti settori da soggetti privati, Enti, Federazioni sportive e Associazioni regolarmente iscritte nell’apposito Registro”.

Richieste entro il 15 ottobre
La prima novità riguarda le modalità con cui un privato deve richiedere i contributi. Innanzitutto la tempistica. Le richieste, riporta l’articolo 3, “devono essere pre- sentate dagli interessati alle pertinenti Segreterie di Sta- to entro il 15 ottobre dell’an- no precedente a quello cui si riferiscono gli eventi e le manifestazioni”. Questo per poter programmare “entro il mese di gennaio” gli eventi di tutto l’anno. Ma il governo, come stabilisce l’articolo 8, può comunque inserire nel cartellone “iniziative, eventi e manifestazioni di interesse turistico, culturale e sportivo ritenuti di particolare interesse e valore dalle Segreterie di Stato competenti”.

Solo per quest’anno la data ultima per l’invio delle richieste è stata fissata nel 15 marzo “al fine di consentire – riporta il decreto – entro il 31 marzo la programmazione degli eventi e manifestazioni in corso”.

soldiBilancio previsto e quello effettivo sul tavolo Affinché la domanda di contributo venga vagliata occorre che sia corredata di diversi documenti a partire dalla descrizione dell’evento e ai dati relativi a programma, luogo, data e durata della iniziativa. Va presentato inoltre il bilancio di previsione delle spese e delle entrate inclusi “fonti di finanziamento, destinatari di eventuali proventi, finalità profit o non profit dell’iniziativa”. Come specificato nell’articolo successivo la domanda deve contenere anche “l’indicazione del budget di spesa complessivo suddiviso per singole voci”.

Va specificato quindi se è necessario fruire dei servizi erogati dalle Aziende Autonome di Stato o di servizi di ordine pubblico e viabilità da parte dello Stato e, in caso affermativo, vanno indicati “i relativi costi quantificati dall’Autorità competente con nota da allegarsi alla richiesta”.

Infine viene introdotto l’obbligo di fornire allo Stato la relazione sugli esiti dell’evento svolto e “in caso di erogazioni ripetitive”, la documentazione prescritta dall’articolo 3 del Decreto 24 aprile 2003 n. 53 ovvero “una dettagliata relazione che illustri le attività realizzate o ancora in corso di preparazione ed attuazione nonché il relativo uso delle risorse assegnate, con particolare riferimento agli aspetti concernenti gli inve- stimenti, l’occupazione e lo sviluppo produttivo”.
In ogni caso gli organizzatori devono pagare i costi sostenuti dall’Aass ivi compresi i servizi di igiene urbana e di allacciamento temporaneo per la fornitura di energia elettrica e acqua.

Nasce il comitato interministeriale
Altra novità riguarda chi vaglierà le richieste. Se fino ad oggi ogni segreteria seguiva le richieste di contributo singolarmente oggi viene introdotto un comitato unico composto dal dirigente dell’Ufficio del Turismo e dell’Uasc, da un rappresentante per ognuna delle tre segreterie coinvolte – Turismo, Cultura e Sport -, da un rappresentante delle associazioni di categoria del settore turistico commerciale e dal presidente della Consulta delle associazioni. Il comitato vaglierà i documenti presentati e la congruità delle spese preventivate e trasmetterà la propria valutazione tecnica al segretario di Stato competente per la decisione di assegnazione del contributo richiesto e per la quantificazione dello stesso. Contributo che, come stabi- lito dall’articolo 5, “non può superare il 40% della previsione di spesa” certificata dal comitato.

Niente soldi ai debitori

Un altro aspetto di novità introdotto dal decreto è che i contributi non possono essere concessi a chi risulta debitore nei confronti dello Stato. Un piccolo grande segnale di giustizia verso chi paga ogni centesimo all’amministrazione. Tetto di 1.500 euro agli eventi delle associazioni Capitolo a parte fanno poi le richieste delle associazioni senza scopo di lucro. Enti morali, parrocchie, società sportive e Onlus dovranno si specificare i dati relativi all’evento, i costi degli eventuali servizi di ordine pubblico, viabilità e infrastrutture e gli esiti della manifestazione ma non sono tenute a depositare il bilancio previsionale e finale. Per questo tipo di manifestazioni le domande devono essere presentante entro 30 giorni dall’evento ed il contributo massimo previsto è di 1.500 euro.

Lo stesso articolo prevede che questi tipi di contributi vengano messi on line sui siti web di ciascuna segreteria di Stato.

Niente più servizi statali gratis
Nell’ottica del risparmio va inquadrato il Capo III del decreto “Concorso dei privati alle spese dello Stato per servizi diretti o indiretti collegati agli eventi o manifestazioni organizzate dai privati”. D’ora in poi, come si legge all’articolo 10, “gli organizzatori privati di eventi e manifestazioni di interesse turistico, culturale e sportivo che si svolgono in Repubblica, sono tenuti a concorrere ai costi per i servizi di ordine pubblico e viabilità connessi agli stessi”. La quantificazione di questi costi sarà determinata in un apposito regolamento adottato prossimamente dal Congresso di Stato. Queste spese dovranno essere versate “alla data di presentazione della domanda di contributo”.

Il governo ha voluto inoltre precisare che “la concessione di un contributo finanziario all’evento o manifestazione da parte dello Stato non esonera i privati dal pagamento, a titolo di concorso, delle spese che l’Amministrazione pubblica sostiene” per i servizi indicati precedentemente.

Sale e spazi pubblici a pagamento
Un altro aspetto con cui il governo intende fare cassa consiste nel concedere l’utilizzo ai privati di sale e spazi pubblici previo il pagamento di una somma. L’elenco delle sedi coinvolte e il costo di utilizzo e dei servizi connessi sarà indicato in un regolamento che il Congresso di Stato emanerà entro il 10 di aprile. Anche questo è un cambiamento epocale dato che fino ad oggi l’amministrazione pubblica concedeva i propri spazi gratuitamente a chiunque volesse organizzarvi qualche tipo di evento.

Quando lo Stato può fare lo sconto
Il decreto prevede sconti a questo tipo di spese in alcuni casi. La concessione del Patrocinio da parte delle Segreterie di Stato ad esempio comporta una riduzione del 30% del costo per l’uso delle sale e sedi pubbliche e, qualora i beneficiari del contributo siano associazioni di volontariato, Onlus e in generale associazioni senza scopo di lucro, la riduzione è del 50%. Stesso discorso per quanto riguarda le prestazioni fornite dall’Aaslp per il montaggio, smontaggio, trasporto di materiale incluso il costo del personale. La Tribuna

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