Claudio Mancini, dalla sua sedia di Capitano di Castello, irrompe improvviso con la sua lettura di un episodio cha ha lasciato tutti sconcertati. “Tutti parlano di atto vandalico, ma secondo me c’è un messaggio molto forte in quello che è successo. I materiali del progetto «La via del dialogo» non sono stati divelti, rotti e buttati via, ma sono stati lasciati lì, interi e ordinati in fila. Secondo me voglio mandare un messaggio. Vogliono dire che, loro, quel dialogo, lo stanno cercando”
Capitano, vuole spiegarci in cosa consisteva questo progetto?
“Si tratta di un progetto didattico, predisposto appunto dalla scuola di Fiorentino, per insegnare e incentivare i ragazzi al dialogo. Era nato a settembre ed è stato portato avanti realizzando alcuni manufatti in pietra, con l’aiuto di un professionista, e poi è stato fatto anche un murales. L’obiettivo era capire l’importanza di interconnettersi con le altre persone, tra le generazioni, tra le tante diversità della nostra società. Un dialogo attraverso l’arte”.
Quindi, adesso, è saltato tutto?
“No. Assolutamente no. Oggi (martedì 27 maggio, ndr) era in programma la festa di fine anno con l’inaugurazione di queste installazioni nel parco della scuola. Purtroppo, il tempo non ci ha assistito e le maestre hanno spostato i festeggiamenti nella palestra. Qui, i bambini hanno letto le loro impressioni su quanto hanno fatto e su quanto è accaduto. In ogni caso, la scuola si è subito mobilitata è il lavoro è stato ripristinato esattamente com’era. Il parco è tornato bello come prima, anche se oggi piove”.
Come si può spiegare razionalmente un fatto che non ha nulla di razionale?
“Un’idea ce l’ho. Secondo me è una ragazzata, una forma di protesta, perché purtroppo a Fiorentino abbiamo pochi spazi da dedicare ai ragazzi. Il problema è che ultimamente, queste cose succedono un po’ troppo spesso”.
Cioè?
“Dispetti negli spazi pubblici, cose sparse nel parco della scuola. Abbiamo trovato anche delle salsicce lasciate in giro”.
Ma questo non rientra nell’allarmismo che si è creato a causa del killer dei cani?
“Sì, potrebbe rientrare in quella vicenda. Noi abbiamo bonificato tutto, ma la questione non è chiusa”.
Vuole spiegarsi meglio?
“I cittadini hanno ancora paura che possa esserci qualche boccone avvelenato in giro. In effetti, noi abbiamo controllato tutto, ma qualcosa cosa potrebbe essere sfuggito. Per fortuna, in qualche maniera ci ha aiutato il meteo, con le tante piogge di queste settimane, che, come io penso, hanno abbattuto il potenziale di pericolosità di quei bocconi. Mi permetto di dire anche un’altra cosa: se i possessori dei cani mettessero una piccola museruola ai loro animali, almeno finché non saremo perfettamente sicuri che eventuali esche ancora in giro siano diventate innocue, potrebbero comunque passeggiare in sicurezza”.
Torniamo ai ragazzi, cosa vogliono mandare a dire?
“Secondo noi si tratta di adolescenti, dai 13 / 14 anni in su, che chiedono spazi per potersi aggregare, fare musica, giocare a calcetto o a basket, usare i videogiochi, magari fare street art, insomma organizzarsi in attività che non possono fare altrove. Il nostro Centro sociale nasce anche per questo ed è già ben fornito di servizi. Dove li mandiamo sennò: nella scuola di Chiesanuova?”
Già, c’è anche il problema delle scuole sul tavolo. Fiorentino è a rischio?
“Siamo tutti a rischio. Ma se ci chiudono la scuola, il paese muore”.
Insomma, è così difficile mettere in piedi un progetto per questi ragazzi?
“Guardi, la Giunta è pronta e disponibile a ricevere idee, proposte, progetti. Se questi ragazzi hanno delle richieste per realizzare qualcosa che a loro piace, che vengano a chiedere. Che vengano a suonare il campanello. Noi ci siamo! L’anno scorso abbiamo fatto una festa, in estate, espressamente dedicata ai giovani. Non ha avuto un grande successo. Noi la vorremmo riproporre: perché non vengono in Giunta a raccontarci, a chiedere, come vorrebbero una festa tutta per loro?”
Capitano, lei è ormai a fine mandato. Tornerà a candidarsi?
“In effetti a novembre ci dovrebbero essere le elezioni per il rinnovo delle Giunte. Cosa farò? Ci sto pensando, ma prima voglio vedere la squadra, perché non basta un Capitano, ci vogliono altre persone che abbiano a cuore le sorti del Castello!”
Angela Venturini