L’analisi è sin troppo semplice e impietosa: nessuna foto, nessuna rassicurazione concreta sui numerosissimi temi sul tavolo. Insomma l’impressione è quella di un incontro “dovuto” dai vicini italiani, proprio perché appunto vicini.
Ma nulla di più.
Dalle poche righe traspare infatti tutta la pochezza dei rapporti politici che può vantare questo governo con Lega e Cinquestelle. Non è un caso infatti che in soccorso del Titano sino ad oggi siano venuti solo esponenti del Pd.
Fanno bene insomma gli industriali, così come i cittadini, ad essere fortemente preoccupati. Si pensi solo a un caso sulla carta particolarmente semplice come quello delle targhe; nonostante gli Esteri si siano mossi immediatamente (almeno a quanto hanno raccontato), non hanno cavato un ragno dal buco.
Difficile allora credere che situazioni enormemente più ingarbugliate quali il memorandum con Bankitalia, tanto per dirne una, possano essere risolte a breve.
Tanto più che dall’Italia sono ben informati su quello che sta combinando il governo sammarinese in tutti i campi, compresa la giustizia, dove c’è chi pensa evidentemente di e sere molto furbo. Non sa quanto si sbaglia.
La RepubblicaSM