San Marino. Diminuiti del 3,1% i consumi: la spesa media mensile è di 2.429,49 euro

Sono stati resi noti dall’ufficio Statistica i dati dell’indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi nell’anno 2017. La spesa media mensile della famiglia sammarinese nel 2017 è stata di 2.429,49 euro, registrando una diminuzione del -3,1% rispetto all’anno precedente.

In termini di spesa, la maggior parte delle categorie ha subito diminuzioni, in particolare, i settori in cui la riduzione è stata più incisiva sono “Pasti e consumazioni fuori casa” (-8,6%), “Beni e servizi” (-6,9%), “Istruzione” (-6,8%), “Abitazione” (-5,4%), Altre diminuzioni, seppure più contenute, si sono registrate nelle categorie “Vacanze” (-2,9%), “Generi alimentari e bevande” (-2,6%), “Ricrea-zione e spe acoli” e “Trasporti” (-2,4%).

Le categorie di spesa che hanno fatto registrare un aumento dei consumi delle famiglie rispe o al 2016 comprendono “Utenze domestiche” (+6,3%), “Utenze telefoniche” (+6,2%), “Attività sportive” (+1,8%) .

La suddivisione della spesa media mensile si è ripartita nelle seguenti aree: il 20,2% per “generi alimentari e bevande” (491,85 euro), il 16,5% per “abitazione” (400,43 euro), il 10,4% per “pasti e consumazioni fuori casa” (252,33 euro), il 9,6% per “trasporti” (233,88 euro).

Nel 2017 la percentuale dei consumi in territorio non ha subito importanti variazioni rispetto all’anno precedente a estandosi al 72,9% (nel 2016 era pari al 72,8%). Le categorie di spesa con la percentuale maggiore in territorio sono quelle per l’abitazione (95,2%), i trasporti (90,1%) e i generi alimentari e le bevande (86,9%). Dall’analisi sui risparmi è emerso che, rispetto al 2016, il numero di famiglie dedite al risparmio è diminuito (52,9% del totale) ed è anche diminuita la percentuale di reddito medio risparmiato(pari al 22,1%). Le forme di investimento preferite dalle famiglie sammarinesi sono i depositi bancari (60,4%), le assicurazioni (32,2%) e i fon-di comuni di investimento (18,1%). Aumentano, nel 2017, alcune forme di risparmio come le azioni (+2,4 punti percentuali rispetto al 2016), mentre diminuiscono i pronti contro termine (-6,2 punti percentuali) e i titoli di stato (-3,1%) .

Per quanto riguarda l’indebitamento, il 15,2% delle famiglie, valore aumentato rispetto al 2016, ha dichiarato di aver contratto debiti nel 2017 per i seguenti motivi: l’acquisto o la ristrutturazione di immobili (32,3%), l’acquisto di auto, moto (32,3%), il sostentamento (21,6%). Risulta in diminuzione la percentuale di debito medio rispetto al reddito (32,7%).

Le tipologie di indebitamento più comune sono il “Mutuo ipotecario” (il 41,5% delle famiglie indebitate ne ha fatto ricorso), il “Prestito personale” (40,0%), seguono i “Fidi in conto corrente” (21,5%).

Il 18,5% delle famiglie che hanno contra o debiti hanno dichiarato che non sono riuscite a far fronte all’indebitamento con il proprio reddito, mentre il 1,6% delle famiglie ha dichiarato che con il proprio reddito mensile non riesce a coprire le spese dello stesso periodo temporale (nel 2016 era il 2%). La Serenissima