I primi due giorni di Consiglio Grande e Generale sono terminati, e con se hanno portato non pochi scontri su uno degli argomenti più attesi da tutta la popolazione sammarinese: il caso James.
Dal canto nostro, ringraziamo quei Consiglieri che hanno preso in attenta considerazione la lettera che – in un’ottica di collaborazione e senza bandiere politiche – abbiamo inviato al Consiglio per esprimere sgomento, indignazione e preoccupazione, e soprattutto per chiedere chiarezza sui fatti, sulle responsabilità ed altresì sulle lacune normative.
Esprimiamo delusione e rammarico rispetto alla relazione del Segretario di Stato alla Giustizia: la verità sui fatti e sulle responsabilità non è emersa e si preferisce dare colpa ad asserite falle del sistema, a lacune normative, a carenze di comunicazioni.
C’è stata una agghiacciante sottovalutazione della situazione da parte delle istituzioni che, anche dopo la notizia della condanna per plurimi atti di pedofilia da ALMENO metà giugno 2025, James ha continuato a lavorare non nei cimiteri, non in un ufficio, bensì NEGLI ASILI NIDO STATALI, a contatto diretto con i bambini, dove avrebbe potuto tranquillamente perpetuare i propri crimini.
Invocare asserite ragioni di privacy o di segreto – lungi dall’alleggerire le responsabilità – accresce invece l’indignazione dei cittadini, poiché dimostra che per certi politici la tutela dei bambini viene spazzata via da ridicole motivazioni.
E’ stato detto “Purtroppo sono cose che succedono”, “la colpa è collettiva perché ognuno avrebbe potuto denunciare alle forze dell’ordine”, e “se i genitori delle vittime avessero denunciato anche a San Marino sarebbe stato più facile”. Di fronte a queste affermazioni non possiamo che ribadire il nostro smarrimento, come genitori e come cittadini; scaricare la responsabilità di ciò che accaduto sulla cittadinanza e sui genitori dei bambini abusati è un ulteriore violenza perpetrata contro l’infanzia.
Restano tante domande senza risposta, ma la domanda più atroce che toglie il sonno alle famiglie è la seguente: siamo certi che questo individuo non abbia abusato i nostri figli?
Come è stato detto nel dibattito consiliare, il solo sospetto di reati contro l’infanzia deve far scattare immediate misure cautelari. Concordiamo ovviamente anche sulla urgente emanazione di disposizioni normative o regolamentari stringenti, per evitare che possano accadere fatti così drammatici; nessun margine di errore, né superficialità, né sottovalutazione sono ammessi quando si tratta di protezione dei bambini.
Dobbiamo dolorosamente prendere atto che la lacuna più grossa emersa in questa seduta consiliare non è normativa, ma di sensibilità, di eticità e di coscienza.
Seguiremo con la massima attenzione l’operato della politica e delle istituzioni su questo tema: abbiamo diritto di sapere come sia stato possibile che tutto ciò accadesse e quali saranno i prossimi passi per fare in modo che nulla di tutto ciò possa mai più succedere.
Direttivo Gruppo Genitori Sammarinesi