San Marino. Discussione in CCG dell’istanza d’Arengo sulla discriminazione delle lavoratrici precarie in stato di gravidanza nella PA

Istanza n.33 per la correzione di un fattore di discriminazione delle lavoratrici precarie in stato di gravidanza nella Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento alle graduatorie per l’insegnamento/ Respinta.

Guerrino Zanotti, segretario di Stato Affari Interni
Siamo consapevoli delle difficoltà delle lavoratrici, in particolare nel settore privato, continuano episodi di discriminazione, minor retribuzione a fronte di pari mansione, rispetto all’argomento sollevato su istanza 33, in realtà non vi sono differenze tra settore scuola e altri settori Pa, se non come quele che esistono in tutto il modo fra chi è assunto e chi è precario. Ma è questa una differenziazione di diversa natura rispetto alla questione sollevata dagli istanti. Nell’istanza viene richiesto, rispetto la mancata maturazione del punteggio in graduatoria per astensione al lavoro, anche in risposta alla chiamata lavorativa, che quel quel periodo di astensione al lavoro per maternità sia coperto da retribuzione. Riteniamo, nell’ottica di non creare discriminanti, si possa ragionare in futuro di approfondire materia, ma per come è posta l’istanza, questa è difficilmente accoglibile.
Denise Bronzetti, Ps
Bene ha fatto il Segretario ad affrontare il tema delle discriminazioni nel mondo del lavoro sulle lavoratrici donna. E’ bene ricordare che non vi sono differenze tra regolamentazione diverse tra la chiamata delle lavoratrici nel settore scuola e altre pubbliche graduatorie.  Ma se partiamo dal principio che la lavoratrice deve essere tutelata in gravidanza, va da sé che possiamo metterci al lavoro e trattare la materia.
Pasquale Valentini, Pdcs
L’istanza richiama una problematica su cui sicuramente è bene mantenere viva l’attenzione. Ovvero cosa facciamo perché l’evento della maternità  sia vissuto senza discriminazioni dal punto di vista lavorativo. Al di là delle belle parole, ci sono infatti ancora tanti ambiti in cui tema maternità è visto come alternativo alla possibilità di fare percorso lavorativo significativo, soprattutto nel settore privato. E’ bene perciò cogliere spunto dell’istanza per non chiudere la riflessione. Chiaramente l’istanza fa riferimento a una situazione particolare, il precariato nella scuola. Il tema va affrontato con equilibrio senza creare discriminazioni. L’istanza così come formulata va accolta nello spirito di voler approfondire il tema della non discriminazione nella maternità.  Si può infatti verificare i casi in cui la gravidanza possa prevedere assegno integrativo per donne che non hanno alcuna forma contributiva.
Enrico Carattoni, Ssd
A prescindere dall’Odg, mi auguro quanto prima possa partire il confronto su un tema sempre purtroppo presente a che apre lo sguardo su aspetti che molti di noi non conoscevano.
Guerrino Zanotti, segretario di Stato, replica.

Ringrazio gli istanti e ringrazio i consiglieri intervenuti che nei loro interventi hanno fatto proposte e dato input interessanti che io colgo, è un tema su cui noi siamo disponibili a porre sul tavolo questioni che vanno nella direzione di risoluzioni dei problemi discriminatori.

Pasquale Valentini, Pdcs

Solo per precisare che l’ultimo intervento normativo, il decreto delegato su accordo sindacale del 2012, chiarisce in modo tutelante quanto richiesto dall’istanza.

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