Il capitalismo selvaggio e autoritario va superato con il rilancio di una nuova socialdemocrazia basata sulla centralità della persona nel senso di garantire ad essa libertà, pace e sicurezza. Bisogna ritornare ad una politica che offra pari opportunità di partenza e benessere per tutti, mettendo l’economia e la finanza al servizio della comunità. Occorre adeguare le istituzioni e le strutture di governo al mondo che cambia velocemente, per raggiungere gli obiettivi definiti dalla politica e condivisi dai cittadini.

Il cambiamento è possibile solo aumentando le conoscenze e le competenze, per cui va rinnovato e aggiornato l’intero sistema dell’istruzione e dell’apprendimento in generale, nell’ottica di organizzare una comunità giusta, prospera e funzionale.
E’ indispensabile difendere, potenziare e riorganizzare la sanità pubblica per ridurre le disuguaglianze tra i cittadini e per praticare la giustizia sociale dando un ruolo maggiore all’azione collettiva a partire dalla prevenzione.
Va ripensata e cambiata radicalmente la gestione disastrosa della finanza pubblica, comunicando il suo vero stato, mettendo in sicurezza il Paese con nuovi presìdi, nuove politiche di rigore selettivo nella spesa, sana e onesta amministrazione, totale trasparenza.
E’ imprescindibile dare centralità al tema del lavoro, delle retribuzioni e delle pensioni che in questi anni hanno perso almeno il 12% del loro potere di acquisto e che stanno evidenziando il lavoro povero.
E’ urgente colmare i gravissimi ritardi della pianificazione territoriale, affrontando con priorità il finanziamento delle infrastrutture e dando soluzione al problema della casa come bene sociale.
Il nostro sistema politico, sociale, economico, culturale, è in una crisi complicata. Pertanto, è necessaria una buona formazione del cittadino con l’obiettivo di isolare le persone più egoiste, avide e materialistiche che sono poco oneste e poco affidabili.
Il Paese ha bisogno di migliori e più intensi rapporti umani, di attenzione e di rispetto per gli altri, di più creatività, più impegno, più responsabilità, più onestà. Ha bisogno di una partecipazione attiva dei cittadini alla vita comunitaria.
Mi rendo conto che sarà difficilissimo costruire una comunità ideale, ma ritengo che si può fare molto e bene in questa direzione. Le potenzialità per cambiare e migliorare la situazione attuale, nonostante il disastro finanziario che hanno combinato e il declino politico, sono certo che esistono. E’ però necessaria una avanguardia che, abbandonando ideologie superate dal tempo, pregiudizi e diffidenze ammuffite, indichi la direzione, gli obiettivi, il programma, il progetto da realizzare insieme per salvare il Paese e avviare un grande lavoro per costruire una comunità libera, giusta e prospera.
E’ fondamentale che entrino in scena nuovi protagonisti.
Emilio Della Balda