San Marino e la UE: un patto di solidarietà (L’editoriale di David Oddone)

L’associazione di San Marino all’Unione Europea rappresenta un evento di portata storica, che segna una nuova tappa nel percorso di integrazione europea. Il Titano, custode di una millenaria tradizione di indipendenza, sceglie consapevolmente di diventare parte attiva di un progetto ambizioso, fondato sui principi della solidarietà e della democrazia.

Questa scelta, lungi dall’essere soppesata esclusivamente da mere considerazioni economiche, è frutto di una profonda riflessione sulle sfide del XXI secolo.

Indubbiamente si apriranno le porte a un mercato più vasto. Ma soprattutto si abbraccia una comunità di valori e destino comune.

Viene sancito un vero e proprio patto per il futuro, che consentirà al Titano di partecipare attivamente alla costruzione dell’Europa, concorrendo a plasmare le politiche comunitarie e a far sentire la propria voce nel dibattito sulle grandi questioni del nostro tempo.

Le ragioni della scelta sono molteplici: il rafforzamento dell’identità europea, lo sviluppo economico e sociale, la collaborazione in ambito internazionale e la protezione dei diritti e delle libertà fondamentali.

San Marino potrà altresì valorizzare il proprio patrimonio culturale e storico. Si creeranno nuove possibilità per le imprese e per i lavoratori, migliorando la qualità della vita dei cittadini.

Il Titano inoltre potrà svolgere un ruolo più dinamico nello scacchiere mondiale.

Si tratta di una enorme opportunità per la stessa Unione Europea. L’Antica Repubblica porta con sé una prospettiva unica, frutto di una lunga storia di libertà. La sua partecipazione eleverà il dibattito europeo e contribuirà a rendere l’Unione ancora più forte e coesa. L’esperienza di San Marino è già di ispirazione per gli altri piccoli Stati e per tutti coloro che condividono i suoi valori e i suoi obiettivi.

Il percorso non è certamente privo di sfide. Il Paese dovrà affrontare un processo di adeguamento normativo e amministrativo. Sarà necessario rafforzare la propria capacità istituzionale per far fronte alle ulteriori responsabilità derivanti dall’appartenenza all’Unione.

Eppure, i vantaggi superano di gran lunga le problematiche. Una maggiore integrazione consentirà di modernizzare l’economia e i servizi pubblici, nonché rafforzare la propria posizione sulla scena globale.

L’Europa, come sottolineò Robert Schuman, non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme. È un processo graduale, fatto di piccole e grandi conquiste. L’accordo con San Marino è una di queste, un tassello che arricchisce il mosaico europeo e dimostra la vitalità del progetto comunitario.

La strada tracciata dal Monte è chiara: non solo difendere le proprie radici, ma piantare semi nel terreno fertile della pace, della cooperazione e della partecipazione.

 

David Oddone

(La Serenissima)