San Marino e l’Europa: un dialogo fra Democrazia e Stato di Diritto (di David Oddone)

Il prossimo 14 ottobre, la Repubblica di San Marino ospiterà un evento di rilevanza internazionale che attirerà l’attenzione sul ruolo dei piccoli Stati all’interno dell’Europa contemporanea. La conferenza, organizzata con il supporto del Consiglio d’Europa e della Commissione di Venezia, vedrà la partecipazione di eminenti giuristi e rappresentanti delle istituzioni europee. L’obiettivo è quello di analizzare le peculiarità giuridiche e politiche dei micro-Stati in una prospettiva comparata, con un focus particolare sull’applicazione dei principi dello Stato di diritto.

Non è un caso che sia stato scelto proprio il Titano come sede per questo importante appuntamento. L’Antica Repubblica ha dimostrato nel tempo una capacità unica di preservare la propria sovranità e i propri valori democratici, pur integrandosi attivamente nel contesto europeo. Da questo punto di vista, la conferenza si presenta come un riconoscimento del contributo che il Paese è in grado di offrire nel dibattito sulla difesa dello Stato di diritto, in un momento in cui tale concetto viene minacciato da derive autoritarie e crisi istituzionali in varie parti del mondo.

Il Tribunale di San Marino, nel corso degli ultimi anni, ha giocato un ruolo decisivo nell’assicurare che le istituzioni sammarinesi fossero allineate con gli standard europei. Un impegno che non è mai venuto meno, anche grazie all’opera di personalità di grande spessore che hanno lavorato con dedizione per mantenere l’indipendenza e l’equilibrio della giustizia sammarinese. Tra queste figure, Giovanni Canzio, dirigente del Tribunale, ha offerto un contributo sostanziale. La sua esperienza, sulla quale c’è ben poco da aggiungere, ha permesso a San Marino di consolidare il proprio sistema giuridico senza mai allontanarsi dai valori democratici e dalla trasparenza.

Ma non è l’unico elemento che merita di essere evidenziato. Il vero protagonista del dialogo tra San Marino e l’Europa è il sistema democratico sammarinese nel suo insieme. Le istituzioni della Repubblica hanno saputo affrontare con serietà gli accadimenti degli ultimi anni, adeguando il proprio ordinamento agli standard internazionali, segno tangibile di grande maturità istituzionale.

Un inciso va dedicato alla conduzione della politica estera. Il Monte non è più semplice osservatore passivo delle dinamiche internazionali, ma si configura piuttosto come attore attivo e propositivo, capace di offrire soluzioni innovative.

È in tale contesto che la conferenza di ottobre assume un significato ancora più profondo. Non è solo un’occasione per mostrare al mondo l’impegno verso i valori europei, ma si tratta di un’opportunità per riflettere sul ruolo che i piccoli Stati possono avere nella difesa dello Stato di diritto. La presenza di figure di rilievo come il giudice sammarinese Fabio Giovagnoli, membro peraltro della stessa Commissione di Venezia, e del “nostro” Nicola Muccioli, quale presidente del Moneyval, conferisce ulteriore prestigio all’iniziativa.

San Marino si trova oggi in una posizione privilegiata per promuovere un dibattito serio e approfondito sul futuro della democrazia in Europa. La sua storia millenaria di indipendenza e di rispetto per le istituzioni costituisce un esempio virtuoso per le altre nazioni, grandi o piccole che siano. Tuttavia, è essenziale non considerare il traguardo come acquisito. Le minacce alla libertà sono costanti e purtroppo stanno tutte attorno a noi.

La conferenza del 14 ottobre offre quindi un’occasione per guardare al futuro con consapevolezza. Il percorso di San Marino, così come quello di ogni democrazia, è costantemente in evoluzione. La capacità di adattarsi alle nuove sfide, senza mai tradire i principi fondamentali su cui si basa il nostro ordinamento, sarà la chiave per restare in prima linea nella difesa dei diritti umani.

Mi piace chiudere citando Oriana Fallaci: “La Libertà scissa dalla Giustizia è una mezza libertà, che difendere la propria libertà e basta è un’offesa alla Giustizia”.

 

David Oddone

(La Serenissima)