E’ vero che il debito è la più grande invenzione della storia, ma esiste un limite di sostenibilità sia per gli Stati che per le famiglie. Il debito serve se aiuta la crescita. E’ deleterio se copre la spesa corrente.
Noi siamo seduti su una montagna di debiti che hanno superato l’importo del PIL. L’allegro indebitamento è dovuto ai governi irresponsabili, populisti e clientelari dell’ultimo ventennio. Una parte del debito pubblico è dovuta al sostegno incondizionato a banchieri improbabili e senza scrupoli intortati con la politica. Un sostegno indecente che ha messo a rischio l’intero Paese. Infatti, il dramma riguarda il sistema in quanto il debito pubblico è pari a 1.648.559.020. Ma a questo va aggiunto il debito di aziende e famiglie che è pari a 1.976.249.000 per un totale di 3.624.808.020 euro !
Inoltre il debito pubblico è stato messo in mano, attraverso contratti segreti, alla speculazione internazionale che ha fatto affari d’oro con l’intermediazione e con decine di milioni di interessi che escono dalla nostra economia. Ho già scritto che non esiste un progetto finanziario per la gestione del debito e per il suo graduale ripianamento. I soldi possono finire e allora il dramma diventa tragedia. In giro per il mondo sono già falliti alcuni Stati: SriLanka, Libano, Pakistan, Zambia, Congo, Sudan, Ciad, Yemen, Zimbabwe, Somalia, Etiopia, mentre l’Argentina è in emergenza.
Emilio Della Balda