Il nostro Paese non ha un modello credibile per il futuro e non ha un progetto condiviso, principalmente per due motivi. I tanti governi che si sono susseguiti sono stati condizionati e dominati da una cricca cinica, spietata, nemica del cambiamento, della modernizzazione e dello stato di diritto. Una cricca che “sguazza” nella San Marino da bere, nell’opacità, nella complicità, nei misteri, nei segreti, negli affari, nel debito estero e negli NPL.
I cittadini hanno scelto la strada del silenzio e dell’opportunismo dopo aver acquisito senza merito un relativo benessere. Lo dimostra il voto conservativo ripetuto per molte Legislature, premiando le forze politiche dell’immobilismo, del clientelismo, dello sperpero e dell’improvvisazione. Forze conservatrici rese vincenti da una estrema arrendevolezza di una sinistra divisa e velleitaria.
Non possiamo continuare a prenderci in giro. Avremo di fronte anni difficili a causa di un debito enorme; della mancanza di una politica economica e dei lavori che continua a far emigrare i nostri giovani e a far arrivare frontalieri da sfruttare; della totale assenza di visione dei governanti che a forza di guardare il dito hanno perso la Luna.
Nelle riflessioni quotidiane, mi chiedo quale è il senso di tutto ciò e se i cittadini hanno perso fiducia nella democrazia. Se sono pienamente consapevoli che nel mondo si va sempre più velocemente verso le nuove tecnologie le quali cambiano la vita umana in modo radicale. Noi, fermi nel nostro narcisismo ignorante, ci vantiamo della classificazione “spazzatura” del nostro sistema, di un debito che non riusciremo a pagare, di una pessima gestione dei conti pubblici, del livello culturale più basso d’Europa, di miti e tradizioni che non hanno più senso.
Quando andremo a sbattere, saremo bravissimi a fare le vittime e dare la colpa all’Italia, all’Europa, a Pinco Pallino. Credetemi! E’ indispensabile una primavera politica.