Commissione Consiliare Permanente Finanze, Bilancio e Programmazione – Martedì 3 giugno 2025, sera
Nella seduta della Commissione Consiliare Permanente Finanze di martedì 3 giugno 2025, i lavori si sono soffermati sull’analisi della partecipazione della Repubblica di San Marino all’Expo Universale di Dubai 2020 e all’Expo Universale di Osaka 2025. Il confronto si è sviluppato attorno alla relazione del Commissario Generale Filippo Francini, affiancato dal Segretario di Stato Federico Pedini Amati. Numerosi i temi emersi nel dibattito: l’efficacia dell’investimento, il ritorno in termini di immagine e opportunità, ma anche la necessità di rafforzare una visione strategica e continuativa.
Tra gli interventi, quello di Nicola Renzi (Repubblica Futura), che ha definito l’Expo “una delle più grandi operazioni di soft power”, auspicando la creazione di un Commissariato permanente, indipendente dai cambi di governo. Il Segretario Pedini Amati ha rimarcato la centralità della partecipazione sammarinese, ricordando la storica udienza con l’Imperatore del Giappone e il ruolo attivo di tutti i corpi dello Stato.
Rispetto all’adesione di San Marino all’Expo di Osaka, il Commissario Francini ha evidenziato come la Repubblica abbia “saputo distinguersi con dignità e professionalità, realizzando un padiglione riconosciuto da molti come uno dei più riusciti, tanto da essere considerato tra i potenziali candidati a premi finali. Solo nella giornata inaugurale, il cluster che ospita San Marino ha accolto oltre 20.000 visitatori. A oggi, San Marino ha già raggiunto numeri importanti: con una media giornaliera di 15-16.000 visitatori e punte fino a 27.000, si avvicina alla soglia del milione di presenze, superando già ampiamente i risultati raggiunti a Dubai. Anche la componente commerciale ha fatto registrare ottime performance. Expo si conferma strumento efficace di promozione economica e territoriale. L’evento, come già avvenuto in passato, dimostra come anche un piccolo Stato possa ritagliarsi un ruolo di rilievo in un contesto globale, promuovendo i propri valori e le proprie eccellenze con orgoglio, competenza e visione”.
I lavori sono poi proseguiti con l’esame in sede referente del progetto di legge “Disciplina dei contrassegni ‘Made in San Marino’ e ‘100% Made in San Marino’ e Registro delle ‘Botteghe Storiche’”, frutto di una proposta di Domani – Motus Liberi congiuntamente ad Alleanza Riformista, Partito dei Socialisti e dei Democratici, Partito Democratico Cristiano Sammarinese, Libera/PS.
A illustrare il testo è stato Gaetano Troina (DML), che ha evidenziato l’obiettivo di valorizzare le produzioni sammarinesi – artigianali, manifatturiere e agroalimentari – rafforzandone la riconoscibilità e la tutela, anche in chiave promozionale e commerciale. Centrale nel confronto è stata la distinzione tra contrassegno e marchio:
“Gli emendamenti depositati dalla mia forza politica – ha chiarito Troina – mirano a sostituire contrassegno con marchio. Questo perché, come abbiamo approfondito, la dicitura contrassegno non è specificamente definita o tutelata nel nostro ordinamento, in particolare nella legge sulla proprietà industriale. Lasciare la parola contrassegno potrebbe quindi impoverire la possibilità di tutelare efficacemente i nostri prodotti”.
Il Segretario di Stato Rossano Fabbri ha ribadito che il testo è stato oggetto di un’attenta verifica di compatibilità con la normativa europea, anche in vista dell’accordo di associazione con l’UE.
“Rispetto al tema oggetto di emendamenti – chiarisce – l’orientamento della Segreteria è quello di mantenersi nell’ambito del concetto di contrassegno. Questa scelta è dettata dalla volontà di non creare problematiche interpretative o operative per gli uffici preposti. Allo stesso tempo, resta ovviamente aperta la possibilità, in futuro, di procedere a un’eventuale implementazione o revisione, che potrà essere nuovamente sottoposta all’attenzione dell’Aula”.
“C’era l’opportunità concreta di risolvere questa questione in modo completo e organico, ma così facendo si sceglie di rimandarne la soluzione a un eventuale provvedimento futuro” ribatte Troina.
“Non è normale, dobbiamo dircelo, che una maggioranza si spacchi sul voto di una legge come quella che riguarda i marchi o i contrassegni Made in San Marino. È un fatto piuttosto particolare, che merita una riflessione” osserva Nicola Renzi (RF).
Gli emendamenti di DML riguardanti la distinzione tra contrassegno e marchio sono respinti.
Approvato, a seguito di parere favorevole della Segreteria di Stato, l’emendamento modificativo del comma 5 dell’articolo 7, che prevede la sostituzione di “status” con “logo” di Bottega Storica.
All’articolo 8 viene approvato anche un emendamento del Governo:
“Il testo originario prevede che con un regolamento adottato dal Congresso di Stato vengano definite le modalità di convocazione, la composizione, il funzionamento e i compiti della commissione incaricata della valutazione dei requisiti per il contrassegno e per le botteghe storiche – ha spiegato il Segretario Fabbri –. Tuttavia, noi riteniamo che l’istituzione di una commissione di questo tipo debba avvenire attraverso una fonte normativa di rango superiore rispetto a un semplice regolamento. In sintesi, si tratta di una scelta più garantista, più trasparente e più coerente con la necessaria attenzione che si deve a un provvedimento di questo tipo”.
Approvati poi:
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un emendamento aggiuntivo del comma 2-bis all’articolo 9, proposto dal Governo;
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un emendamento modificativo del comma 3 dell’articolo 9, sempre del Governo;
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un emendamento modificativo del comma 3 dell’articolo 11, proposto da DML;
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un emendamento modificativo della rubrica dell’articolo 12, sempre proposto da DML;
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un emendamento aggiuntivo dell’articolo 13-bis, proposto dal Governo;
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un emendamento modificativo del comma 3 dell’articolo 15, ancora a firma del Governo.
Il progetto di legge “Disciplina dei contrassegni ‘Made in San Marino’ e ‘100% Made in San Marino’ e Registro delle ‘Botteghe Storiche’” è quindi messo in votazione e approvato con 10 voti a favore e 2 astenuti.