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  • San Marino. Futuro della San Marino Rtv: la “lite” Conte-Schlein regala al Titano l’enorme opportunità Antonio Marano. Il Governo saprà coglierla? … di Enrico Lazzari

    Enrico Lazzari

    Al momento, fra i papabili per la direzione generale della San Marino Rtv -o almeno fra coloro che avrebbero assicurato la loro disponibilità alla nomina- riecheggia un solo nome: Luciano Ghelfi, attualmente conduttore di “Tg2 Post”, l’approfondimento quotidiano dello stesso Telegiornale. Ciò non significa, però, che si possa indicare lo stesso giornalista Rai come il probabile successore di quell’Andrea Vianello che, mesi fa, ha lasciato la Tv di Stato sammarinese orfana del suo vertice gestionale.

    I tempi per la nomina del nuovo Dg, del resto, si preannunciano ancora lunghi e la “pratica-Rtv”, in Viale Mazzini, appare “seppellita” sotto un alto fardello di fascicoli; primo fra tutti quello relativo alla nomina di Simona Agnes (figlia del celebre Biagio Agnes) alla presidenza dell’azienda radiotelevisiva italiana. Infatti, se appena due giorni fa il Cda ha effettuato a maggioranza la sua indicazione, perchè la Agnes possa insediarsi concretamente è necessario il parere favorevole dei due terzi della Commissione di vigilanza. Un parere che appariva scontato ma che oggi, all’indomani della rottura fra il Movimento 5 Stelle e il Pd, con relativo naufragio del cosiddetto “Campo Largo”, appare improbabile, almeno in tempi brevissimi.

    Comunque, non tutto il male -ci ricorda una saggio popolare- vien per nuocere!

    Infatti, con l’Ad e il Consiglio di Amministrazione di “Mamma-Rai” ormai insediati e con la presidenza “vacante”, su quest’ultima “poltrona”, fino all’insediamento del nuovo presidente, siederà il membro più anziano del Cda che è un nome già noto sul Titano: Antonio Marano, 68 anni, ex direttore di Rai2 e presidente di “Rai Pubblicità” che, attualmente, ricopre anche l’incarico di direttore commerciale della Fondazione Milano-Cortina. Ma che, soprattutto, è già stato membro di nomina romana del Consiglio di Amministrazione della San Marino Rtv e, quindi, conosce bene la realtà radiotelevisiva sammarinese, al pari delle sue carenze e problematiche finanziarie emerse prepotentemente nei mesi scorsi.

    Proprio la sua visione gestionale della Tv del Titano, in netto contrasto con quella del Direttore Generale, fu alla base delle sue dimissioni dal Cda di Rtv. E oggi, col senno di poi, alla luce delle problematiche di bilancio ormai evidenti e note, possiamo azzardare che ci aveva visto giusto… E con largo anticipo.

    Soprattutto due le convinzioni che lo misero in aperto contrasto con Dg e resto dei dirigenti: la convinzione che la Tv di Stato avesse bisogno della guida gestionale di un manager e non di un giornalista -in pratica sembra avesse già individuato all’epoca la gestione finanziaria “allegra”, o perlomeno non oculata che ha portato al pesante deficit attuale- e la volontà di rivoluzionare radicalmente il comparto e la strategia della raccolta pubblicitaria, indicata come priorità imprescindibile attorno cui definire, poi, tutto il resto. Quest’ultima sua proposta non trovò l’avallo del Cda-Rtv e lui si dimise…

    A proposito di “gestione allegra” o perlomeno apparentemente poco oculata è il caso di aprire una breve parentesi. Per la “nuova” stagione nel palinsesto della Tv di Stato sammarinese sono stati riconfermati i programmi sia di Alan Friedman (Washington Files), sia di Dario Fabbri (Il Grande Gioco). Visti gli ultimi bilanci finanziari, la spesa vale la raccolta pubblicitaria che i due programmi determinano? Vedendo la prima stagione ho serissimi dubbi… E tralasciamo di sottolineare come le tematiche affrontate nei medesimi due programmi abbiano ben poco, anzi niente, di sammarinese.

    Ma torniamo alla tematica di questo approfondimento: la nomina, da parte di Viale Mazzini, del nuovo Direttore Generale di Rtv e l’occasione che la “lite” Conte-Schlein ha creato per il Titano intrinsecamente al ruolo pro-tempore rivestito nella gestione Rai da Marano, oggi interlocutore naturale delle autorità sammarinesi per la “questione-Rtv”. Del resto, mai fino ad ora le sorti della San Marino Rtv sono state nelle mani di un dirigente, di un interlocutore di Viale Mazzini che conosce profondamente la Radiotelevisione del Titano, le sue problematiche, le sue carenze e, quindi, le sue reali esigenze per fare quel salto di qualità, sia sul fronte amministrativo e gestionale che su quello della linea editoriale -ovvero di palinsesto e informazione-, da tempo annunciato e mai neppure debolmente avviato.

    Già nell’ottobre dello scorso anno -quando i bilanci della verità non erano ancora stati definiti- la gestione finanziaria della San Marino Rtv evidenziava più di un dubbio. All’epoca denunciammo, su queste stesse pagine elettroniche, una gestione forse “garibaldina” delle risorse economiche (leggi qui) titolando “…un baraccone che brucia quasi sei milioni di euro pubblici all’anno”. Per poi auspicare, nella scorsa primavera, alla luce dell’ufficializzazione dell’enorme deficit del bilancio 2023, che il nuovo Direttore Generale fosse un manager e non un pur ottimo giornalista (leggi qui).

    Ora, sperando in una “sensibilità” di Antonio Marano, il Titano ha finalmente l’opportunità di avviare un confronto serio con il Cda di Viale Mazzini, che non si limiti a convincere “Mamma-Rai” a nominare in tempi stretti un nuovo direttore generale (cosa urgente anche alla luce dell’increscioso “dissing” fra la stessa Rtv e la San Marino Calcio – leggi qui), ma a inviare sul Titano, in tempi altrettanto brevi, un direttore generale con competenze manageriali.

    O si vuol continuare a gettare nel “pozzo” senza fondo di una gestione apparentemente “garibaldina” milioni e milioni di euro di soldi pubblici, sammarinesi ed italiani?

    Enrico Lazzari