San Marino. Gaetano Cici: altra storia di malagiustizia, l’ennesima.

Riceviamo e pubblicato

Il Caso Cici: È ufficiale, l’Ispettorato Generale del Ministero della Giustizia della Repubblica Italiana ha aperto un fascicolo in data 13.07.2012.

Sotto la lente dell’Ispettore incaricato l’operato di cinque giudici di Viterbo, due avvocati, tre Segretari di Stato sammarinesi e un notaio di Ronciglione.
La battaglia del signor Gaetano Cici e del suo legale, l’avvocato Antonio Masiello del foro di San Marino, ad una svolta.
Una  brutta storia di mafia che ha dell’incredibile, unica nel suo stile e senza precedenti, finalmente al vaglio dell’Ispettorato Generale del Ministero  di Grazia e Giustizia che apre un’apposita
Inchiesta sulle innumerevoli anomalie e sugli illeciti giudiziali denunciati.

Il quadro è completo afferma la dott.ssa Monica Moroni, (scrittrice e ricercatrice sulle le mafie) ora è tutto chiaro, le verità del caso sono venute tutte fuori, vero è che finalmente si stanno muovendo tutti, procure, agenzie delle Entrate, MEF e Ministeri Italiani.

Gaetano Cici doveva essere rovinato economicamente e giudizialmente al punto di essere inerme, infatti lo hanno costretto a spendere tutti i suoi soldi,  i risparmi di una vita, il suo TFR, praticamente tutto per difendersi in alcune cause civili Fasulle architettate dai vertici delle aziende Ala e Modular e pilotate con grande accanimento da alcuni giudici del Tribunale di Viterbo.

Per fortuna tutto ciò è dimostrabile con una serie di illeciti giudiziari di natura “dolosa” piuttosto evidenti come la tentata vendita all’asta della casa familiare di Gaetano Cici pur non essendoci i titoli esecutivi, la mancata Sospensione dei Termini (per due volte) art. 20 legge 44/99, il proseguo delle cause fasulle, la mancata ricusazione del giudice grazie all’aiuto di un altro giudice, la testimonianza di un teste non compatibile, la mancata presa in considerazione di testimonianze decisive, il rinvio di udienze regolarmente svolte, la magica sparizione degli atti firmati dal giudice, l’archiviazione di un procedimento penale ricco di prove e di sequestri, insomma tante, troppe irregolarità a danno di una sola persona e della sua famiglia, costretta a spese legali, indebitamento, disagio economico e in generale a pagare un alto prezzo dal punto di vista della salute e serenità.

Ecco fin dove la mafia può arrivare, in che posti si può annidare per seguire i sui scopi personali e quanta forza e tenacia deve avere una persona per trovare finalmente quella giustizia vera in cui i compromessi e il malaffare sono sconosciuti.

Gaetano Cici