San Marino. GIORNALESM intervista Maurizio Faetanini, responsabile de I CAPIFAMIGLIA

Oggi incontriamo Maurizio Faetanini, uno dei membri fondatori e il responsabile de I CapiFamiglia. Allora chiediamo subito: qual è il motivo principale per cui avete deciso di formare un comitato per richiedere un referendum sull’associazione di San Marino alla UE?

Il nostro comitato si è formato per garantire che i cittadini di San Marino abbiano voce in capitolo su una decisione che riteniamo possa avere un impatto importantissimo sulla nostra sovranità e identità nazionale. L’associazione alla UE comporterebbe importanti cambiamenti economici, politici e sociali, e crediamo che i cittadini debbano essere consultati direttamente attraverso un referendum.

Maurizio Faetanini

Quali sono le principali preoccupazioni che avete riguardo all’associazione di San Marino alla UE?

Le nostre principali preoccupazioni includono la possibile perdita reale di INDIPENDENZA, SOVRANITÀ, LIBERTÀ e NEUTRALITÀ, oltre all’impatto sulle nostre politiche economiche e finanziarie, e alla capacità di mantenere le nostre tradizioni e la nostra identità culturale millenaria. Inoltre, sappiamo che l’associazione alla UE comporta oneri burocratici e finanziari significativi per il nostro piccolo Stato.

Come pensate che un referendum possa aiutare a risolvere queste preoccupazioni?

Un referendum aiuterà a risolvere queste preoccupazioni perché permetterà ai cittadini di San Marino di esprimere direttamente la loro contrarietà all’associazione alla UE. Questo serve a garantire che la decisione sia presa in modo democratico e trasparente, riflettendo la volontà della maggioranza dei cittadini.

Quali sono i prossimi passi che il vostro comitato intende intraprendere?

Il nostro comitato sta lavorando per raccogliere le firme necessarie a indire un referendum. Una volta che il Collegio dei Garanti avrà accolto la richiesta, organizzeremo una campagna di sensibilizzazione per informare i cittadini contro l’associazione alla UE, in modo che possano prendere una decisione consapevole. Speriamo di poter contare sul sostegno di molti cittadini che condividono le nostre preoccupazioni e desiderano avere voce in capitolo su questo importante tema.

Dopo il referendum per l’adesione all’UE che non ha raggiunto il quorum di una decina di anni fa, ora si parla di associazione. Come vede il futuro di San Marino?

Penso che una classe politica seria non dovrebbe intraprendere la strada dell’associazione dopo che il referendum sull’adesione non ha raggiunto il quorum. Vedo in questo un modo maldestro di non considerare i cittadini di San Marino capaci di decidere il nostro futuro, nel rispetto della volontà del popolo sovrano.
Conto molto sulla volontà dei cittadini liberi, affinché si possa ribadire che il popolo è sovrano — ora e per il futuro della Repubblica.

Qual è il messaggio finale che volete trasmettere ai cittadini di San Marino?

Il nostro messaggio è che la decisione sull’associazione alla UE è una questione importante che riguarda ciascuno di noi. Invitiamo i cittadini a informarsi e a partecipare attivamente al dibattito. Solo attraverso una partecipazione attiva e consapevole possiamo garantire che la nostra voce sia ascoltata e che le decisioni riflettano i veri interessi di San Marino.

/ms