GOVERNO DI UNITA’ NAZIONALE? PERCHE’ NO?
Visto l’evolversi, anzi il non evolversi, della situazione politica, voglio tornare sulla proposta di un Governo di Unità Nazionale, argomento ultimamente diventato di attualità e condiviso da molti cittadini benpensanti , non condizionati da direttive provenienti dalle sedi dei partiti. La situazione finanziaria, la mancanza di dialogo fra le forze politiche che porta ad un continuo e violento scontro verbale, hanno creato una situazione di stallo, deleteria per il nostro paese. Per tentare di far ripartire questa disastrata Repubblica, demolita nell’ultimo ventennio e alla quale in questi ultimi anni è stato dato il colpo di grazia da una politica che ha portato ad una grave crisi bancaria che ha fatto fuggire molti risparmiatori verso altri lidi , si impone la necessità di far nascere un Governo di Unità Nazionale per uscire dall’impasse in cui ci troviamo, sperando che non sia già troppo tardi. Chi ha avuto la voglia ma soprattutto la pazienza di sincronizzarsi alla radio per ascoltare le ultime sedute del Consiglio Grande e Generale, si sarà reso conto del tempo che si è perso con dibattiti inutili ed improduttivi, sempre ripetitivi e che non hanno portato per ora a soluzioni valide per il paese che possano essere condivise dalle forze politiche presenti sul palcoscenico sammarinese. Sempre l’un contro l’altro armato, sempre a rimpallarsi le responsabilità che, inutile negarlo, sono di tutti i partiti, anche se alcuni hanno cambiato connotati con nuovi simboli, nomi o aggregandosi fra loro, sperando di essersi purgati da colpe del passato. Sfogliando la storia politica di questi ultimi decenni infatti si evince, che, chi più chi meno, ha preso parte ai governi precedenti, quei governi che hanno distrutto la nostra economia e che hanno trasformato una Repubblica virtuosa e stimata in una Repubblica delle “banane” come ci considerano molti organi di stampa anche internazionali . E’ ora che i nostri rappresentanti del popolo che siedono in Consiglio, tutti indistintamente, facciano il fatidico passo indietro e trovino il modus vivendi nella ricerca di un pur difficile collaborazione ed un dialogo, da sempre e da ogni direzione auspicato ma mai attuato e sempre disatteso. E’ ora di creare i presupposti per un rilancio immediato dell’economia della Repubblica, tralasciando nei meandri della fantasia progetti faraonici, incompatibili con la nostra piccola realtà , progetti dei quali abbiamo memoria storica , che hanno aperto dibattiti, presentazioni ufficiali, scontri fra le forze politiche , grandi esborsi per parcelle ai professionisti coinvolti ,ma che poi sono finiti nell’oblio dei cassetti delle segreterie. Come non ricordarsi del progetto di quel famoso architetto giapponese, che doveva ribaltare come un calzino il Centro Storico? E il ripristino della Ferrovia Rimini-San Marino? E del mega albergo e 5 stelle di Murata?….e di tanti altri che sarebbe lungo elencare. Vediamo di tornare tutti con i piedi a terra. Non sono questi i tempi per voli pindarici. Ormai i tempi delle chiacchere e delle utopie sono finiti. Se si vuole rimettere in piedi questo paese, bisogna che ci sia una totale collaborazione fra politica, cittadini e forze sociali con la quale possano aumentare le competenze e le professionalità, prerogative per governare oggi più che mai necessarie. E smettiamo di scopiazzare l’Italia e certe sue leggi come quella sui “redditi”, non è certo un buon esempio. Ecco perché va presa in seria considerazione, un Governo di Unità Nazionale, con cui condividere fra le parti in causa scelte coraggiose molte delle quali sicuramente impopolari ma che farebbero gli interessi della Repubblica e non dei partiti ..
( Paolo Forcellini )