San Marino. “Guerra” sulle Telecomunicazioni: l’analisi di Repubblica Sm

Lo abbiamo già scritto come si stia giocando una importante partita – sotto traccia o quasi – sulle telecomunicazioni, settore strategico e mai sfruttato appieno. In maggioranza ci sono opinioni diverse sulla gestione delle Tlc. Uno dei partiti della coalizione che compone Adesso.sm è da sempre contrario alla gestione Aass perché vorrebbe garantire il monopolio a Telecom e si sta scontrando con le altre due anime della coalizione stessa, che invece vorrebbero delle infrastrutture proprie dove poi far transitare i vari operatori: ciò naturalmente per dare più servizi, garantire una sana concorrenza e soprattutto essere autonomi e padroni in casa nostra. A questo proposito nella seduta del Congresso di Stato del 18 dicembre scorso è stata fatta una delibera in cui si dà mandato di sottoscrivere un memorandum d’intesa tra la Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio, il Lavoro, le Telecomunicazioni e l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici e ZTE Italia s.r.l.. La ZTE è un colosso nelle Tlc fondata nel 1985 e quotata alle Borse di Shenzhen e Hong Kong, ZTE Corporation è fornitore globale di prodotti e servizi per le telecomunicazioni, la cui mission è quella di soddisfare le necessità dei clienti con soluzioni innovative e personalizzate. L’azienda vanta la più ampia linea di prodotti di telecomunicazioni al mondo e si posiziona tra i principali fornitori di apparati di telecomunicazioni in Cina, oltre ad aver realizzato prodotti di qualità ad alto contenuto tecnologico per più di 500 operatori di telecomunicazioni in 140 paesi nel mondo. Sul mercato cinese, ZTE è il fornitore di riferimento e partner di China Mobile, China Telecom e China Unicom mentre, sul mercato internazionale, ZTE ha stabilito partnership a lungo termine con MTO (Multinational Telecommunication Operator) quali British Telecom, France Telecom, Vodafone, Telstra, Hutchinson e Telecom Italia. Una collaborazione AASS – ZTE, se fosse raggiunta, potrebbe segnare una svolta nel settore delle TLC a San Marino: per la prima volta il nostro Paese non sarebbe più in regime di monopolio Telecom, inoltre non è da escludere che ZTE sia interessata anche alla produzione di apparati in territorio. Proprio in questi giorni assistiamo inoltre alle annunciate dimissioni di Federico Crescentini (Ssd), proprio dalla Presidenza dell’Aass. I beni informati dicono che a Ssd comincino a non andare più giù i diktat di Ap e Upr. Non a caso Ssd ha chiesto a Crescentini di ripensarci in un comunicato stampa che pare l’ultimo tassello di una strategia volta a mandare un messaggio proprio a Repubblica Futura. Ssd afferma: “Il principio che si sta affermando con decisione riguarda la possibilità dello Stato di essere proprietario delle reti di TLC dando ai gestori il diritto di erogare servizi e tecnologie alle condizioni e prezzi che portino benefici ai clienti”. Inoltre Ssd nel rimarcarne la piena fiducia, chiede a Crescentini di continuare a dare il proprio contributo all’interno dell’azienda, in un momento in cui il Governo e la stessa AASS sono chiamati ad affrontare sfide cruciali e con particolare riferimento alle telecomunicazioni, verso una rete moderna ed efficiente. Repubblica Futura permettendo.

Repubblica Sm