C’era una volta una banca che con la sua Fondazione lavorava per creare valore e valori. Tra questi valori c’era la bellezza. Molti dei progetti portati avanti da Asset Banca e dalla Fondazione Valori Tattili nascevano infatti sulla pianta di un sogno: quello di una San Marino migliore, più bella, più vicina ai desideri delle persone. In tanti in questi giorni chiamano la redazione per lamentare la chiusura della filiale di Montegiardino, piccolo fiore sbocciato al servizio di una comunità fuori dalle sole logiche del mercato. Quando fu inaugurata si poté toccare con mano il grande entusiasmo proprio da parte della comunità. Sempre a Montegiardino la Fondazione Valori Tattili aveva acquistato Villa Filippi per sottrarre un pezzo tanto importante della nostra storia al suo destino di degrado. E’ evidente che questo modo di fare abbia fatto ombra a qualcuno e quel che è successo dopo è purtroppo storia. Sono le sentenze a raccontare per filo e per segno cosa è successo alla banca per aver svolto (evidentemente troppo bene) il proprio lavoro. Ora tutti prendono le distanze da quel disastro anche se serietà vorrebbe che qualcuno parlasse pure di possibili soluzioni. Queste ultime invece latitano mentre le conseguenze di quel disastro si susseguono una dietro l’altra. Sì perché la banca dello Stato alla quale Asset ha portato in dote edifici del calibro dell’headquarter di Gualdicciolo, la stessa Villa Filippo e altri immobili di pregio, non solo non ha trovato il modo di renderli fruttiferi ma li ha abbandonati a se stessi tanto che oggi versano in uno stato di profondo degrado. Chi aveva promesso un cambiamento lo ha sicuramente portato. In tre anni hanno letteralmente cambiato i connotati alla Repubblica che non è certo diventata più bella!
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