“Non esco dal partito. Sto valutando se ricandidarmi”. La nomina di Fabio Berardi a candidato Capitano Reggente ha scosso non poco la Democrazia cristiana. Berardi, che su queste pagine nei giorni scorsi aveva annunciato la volonta? di non ricandidarsi, ha avuto la meglio per soli due voti su Mariella Mularoni, che gia? lo scorso semestre si era vista sfuggire la promessa candidatura in favore di Massimo Andrea Ugolini.
I ben informati parlano di una Mularoni furiosa con il partito per l’esito del voto ma non solo. Anche molti altri, tra cui diversi big, hanno storto il naso di fronte a quello che considerano un passo falso del partito in ottica elettorale. E c’e? gia? la corsa alle ipotesi di complotto con relativi “colpevoli”. Una di queste vuole che l’elezione di Berardi sia stata figlia di un accordo con alcuni esponenti che avrebbero scritto il suo nome nell’urna in cambio dei voti dei suoi elettori – 439 le preferenze nel 2012 – che il 20 novembre saranno “orfani”.
Per capire come sono andate le cose abbiamo fatto qualche domanda a Mariella Mularoni.
E? vero che e? furiosa con il suo partito?
“Non posso non nascondere la mia amarezza e delusione perche? ancora una volta una parte del gruppo consigliare e della Direzione del Pdcs ha perso un’occasione per fare una cosa giusta e per dimostrare che quel cambiamento e rinnovamento interno e? realmente avvenuto. Purtroppo hanno prevalso vecchi metodi e vecchie logiche legate a convenienze personali, che io non condivido ed in cui la maggior parte degli aderenti a questo Partito non si riconosce, alimentate anche da un certo clima pre-elettorale. Non posso pensare che chi ha votato cosi? rappresenti gli ideali della base Democristiana”.
Si vocifera che dopo questa votazione lei intenda uscire dalla Dc. E? vero?
“Non ho sbattuto la porta e non esco dal Partito per unirmi ad altri movimenti come qualcuno ha scritto, ma continuero? a combattere queste distorsioni all’interno della Dc fedele ai principi ed ai valori che mi hanno fatto aderire al Partito nel 1994. Sto ricevendo in queste ore tantissimi messaggi di amici che mi chiedono di non mollare e di continuare a lottare per il bene del Paese. Il mio impegno politico lo vivo pensando di dare un contributo per il Partito e per il Paese, e non e? finalizzato a ricoprire certi incarichi. Certamente stiamo vivendo un momento politico particolare, pre-elettorale e tutti quanti si stanno riempiendo la bocca di rinnovamento; con rammarico devo constatare che ci sono tanti giovani che di giovane hanno solo la data di nascita e la loro azione politica e? ancora legata a vecchie logiche do ut des. Benche? io abbia iniziato a far politica in eta? adulta, solamente con l’obiettivo di poter fare qualcosa per la nostra cara Repubblica, penso di poter rappresentare il nuovo nell’azione politica. Vedremo se gli elettori durante questa tornata elettorale sapranno valutare questo aspetto estremamente importante eleggendo persone che hanno qualcosa da offrire al paese, trasparenti nel loro agire e che non prestano il fianco a chi ha secondi fini”.
Quindi si rincandidera?? Non teme la preferenza unica?
“Non sono preoccupata della preferenza unica e come donna mi confrontero?, qualora decidessi di candidarmi, alla pari con gli altri candidati. Fa sorridere che si parli tantissimo di incentivare la presenza femminile in politica e nelle Istituzioni, ma poi quando si presenta questa occasione la si lascia sfumare… magari con il contributo determinante delle donne che non votano le altre donne!”.
Davide Giardi, La Tribuna