San Marino. I Cinque Stelle riaprono il caso Niki Gatti

Niki-Aprile-Gatti-2-1-500x325Il Movimento 5 Stelle non molla sulla questione di Niki Aprile Gatti, il giovane morto nel carcere di Sollicciano in circostanze misteriose. Ad occuparsi nuovamente del caso è il portavoce alla Camera, onorevole Alessandro Di Battista che afferma: “Niki ha collaborato con la giustizia, ma per lui giustizia ancora non c’è stata: la sua morte archiviata come suicidio. La madre Ornella Gemini chiede verità e giustizia da quasi 6 anni, il Ministro della Giustizia ha il dovere di intervenire per rispondere agli interrogativi. Io ho appena depositato un’interrogazione al riguardo.

Mi auguro che il Ministro Orlando risponda rapidamente e che vi siano giornalisti e blogger interessati ad approfondire la vicenda e riaccendere dei riflettori su uno dei migliaia di casi italiani ancora troppo oscuri”. Anche Ornella Gemini, madre di Niki, non resta con le mani in mano dopo che il sito del figlio è stato oscurato anche qui in circostanze tutte da chiarire: “ Chiediamo un attimo del vostro tempo per inviare un’email. Pirati informatici hanno oscurato il blog di Niki. La nostra non è una mossa politica ma un tentativo per far sì che la Vicenda di Niki possa arrivare alle orecchie di un magistrato e che si possano riaprire le indagini. Il testo da mandare è questo: ‘Abbiamo bisogno di voi, abbiamo bisogno di gente onesta disposta ad occuparsi della vicenda di Niki Aprile Gatti.

Indagato nell’inchiesta Premium (la truffa agli 899), si ritrova da incensurato nel carcere di massima sicurezza di Sollicciano, dove vi rimane per 4 giorni, e da dove ne esce cadavere a meno di 24 ore dall’interrogatorio di garanzia, interrogatorio nel quale non si avvale della facoltà di non rispondere, gli indagati per la stessa inchiesta a quanto ci è dato sapere si sono avvalsi tutti di questa facoltà e sono tutti liberi.

Nelle passate legislature furono presentate tre interrogazioni parlamentari, due del Sen. Lannutti e una dell’ on. Anna Paola Concia che tali sono rimaste. Niki era solo un ragazzo contento di aver trovato lavoro, è necessario ed è giusto che la sua memoria sia legata alla Verità e non a delle sporche menzogne. Giustizia da sottoterra non ne potrà avere ma la Verità gli è dovuta. (…) La Tribuna

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