Quando il disabile è visto anche come una persona
La persona al centro di tutto, poi il lavoro, la salute e l’inclusione scolastica.
“Riconoscere ai disabili i diritti di tutti vuol dire andare oltre la visione del disabile come persona alla quale fare sconti, o riservare trattamenti speciali o protetti. Semplicemente, riconoscerla come tutte le altre”, con questi presupposti che Emma Rossi nel lontano settembre del 1999 inaugurava il centro “IL COLORE DELGRANO”.
Questo Centro è l’unica struttura esistente in Repubblica; essa gestisce una piccola comunità di residenziali con patologie gravi e molto gravi, tutti assistiti con amore ed affetto da parte del personale addetti; O.T.A., infermieri professionali, cuochi,educatori, inservienti e coordinatore.
Oggi noi familiari ci troviamo in obbligo di fare un plauso a questo Centro che dàdisponibilità a chiunque abbia una patologia grave, un handicap, di essere accudito amorevolmente.
Oggi come dicevamo, noi familiari vogliamo fare un complimento alla Direzione, allaSegreteria, agli organi competenti del ISS, all’ Authority. Infatti da un recente incontro si sono evidenziate alcune carenze organizzative strutturali, però la forte volontà di intervenire a sostegno di questi ragazzi ha fatto in modo che potrannocontinuare ad usufruire di tutta una serie di assistenze complementari: laboratori di sostegno, fisioterapia, uscite, piscina, inoltre verranno messe a norma quelle strutture carenti per la buona funzionalità nell’assistenza dell’ospite.
Le persone disabili vanno quindi inserite in un tessuto sociale e culturale, un tessuto che oggi, purtroppo, patisce i colpi di una crisi che non ha pietà.
Ci sembrano incoraggianti le basi gettate da questo appuntamento, sempre se le promesse saranno mantenute. È importante mettere in evidenza l’intenzione di superare quell’assurda percezione che vuole il soggetto disabile come destinatario di misure e non come parte attiva e partecipe della società.
I familiari dei ragazzi del “ Colore del Grano”.